Viareggio, la giunta fa quadrato: “Basta con i no per partito preso”

“Durante il consiglio comunale tre consiglieri di minoranza hanno dato prova di votare contro, è il caso di dirlo, per partito preso: innervositi dal rischio concreto che in tanti se ne siano accorti, hanno iniziato a scrivere fiumi di parole inutili contro il primo cittadino colpevole di aver messo in evidenza che leggere i documenti favorisce la comprensione dei contenuti”. Inizia con queste parole una dura nota firmata dagli assessori del Comune di Viareggio che censurano il comportamento dell’opposizione. In particolare, gli assessori condannano la scelta dei rappresentanti dell’opposizione Baldini (Movimento dei cittadini per Viareggio e Torre del Lago), Pacchini (Lega), Pacilio (Movimento 5 Stelle) e Santini (Forza Italia) di aver votato contro la mozione alla variazione di bilancio che permetteva di destinare le risorse necessarie alla costituzione di parte civile del comune di Viareggio e alla conseguente partecipazione al processo in corte d’appello, per il disastro ferroviario del 29 giugno 2009.

“E se fa sorridere – prosegue la nota – il fatto che si confonda l’inchiesta autonoma di un giornale con la volontà del sindaco di apparire (riferimento è ad un post polemico del sindaco Giorgio Del Ghingaro che accusa una giornalista di aver male interpretato le sue parole durante la seduta del Consiglio comunale, ndr). Fa riflettere che queste persone credano basti scrivere un comunicato e inviarlo alla stampa con tre firme, per dare dignità di pensiero ad una serie di falsità senza capo né coda”.
“Sottostimare così tanto i propri concittadini – proseguono ancora gli assessori – non è solo un errore politico: è una vergogna di cui questi personaggi si macchiano pensando di poter cavalcare l’onda del consenso riscosso dal ministro leghista (Matteo Salvini, ndr). Tuttavia per essere presi sul serio servono contenuti: di destra o di sinistra che siano. Inventarne di fasulli serve solo a dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, che non ci sono argomenti veri per confutare il lavoro di questa amministrazione. La storiella infantile del sindaco lucchese in cerca di casa ha sinceramente stancato. I cittadini di Viareggio sanno com’era la città prima di Del Ghingaro. Conoscono bene la storia della piscina, dello stadio, della Patrimonio. Sanno tutto perché hanno pagato di tasca l’incuria, il dissesto, il disamore. E hanno scelto, più di tre anni fa, il sindaco lucchese”.
“Altri invece non sono stati scelti ma incuranti di tutto hanno provato a giocare di nuovo sulla pelle dei viareggini mettendo la città in stallo per sei mesi, e poi hanno perso di nuovo – conclude la nota -. E ancora non se ne fanno una ragione”.

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