Seravezza, in Consiglio bocciate le mozioni di ‘Idee in comune’

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“Superflua la mozione sul registro dei tumori, diseducativa e controproducente quella sui compattatori di lattine”. Ecco perché – e le parole sono quelle della maggioranza – le due mozioni di Idee in Comune sono state respinte nella penultima riunione del consiglio comunale di Seravezza. Nella stessa seduta, come si legge da una nota del Comune, è stata invece approvata la mozione di Patto civico sull’eutanasia. “Tanto basterebbe per smentire la lamentela vittimistica di Elena Luisi e Riccardo Cavirani sui presunti ‘respingimenti ideologici’ delle mozioni da parte della maggioranza – spiega l’amministrazione comunale – La questione sta infatti in altri termini: se a parer nostro le proposte sono valide vengono accolte, magari con qualche modifica, come è stato per l’eutanasia; se sono deboli vengono bocciate”. L’amministrazione comunale entra nel merito delle due bocciature: Con la prima mozione, si legge, Idee in Comune chiedeva l’istituzione di un registro dei tumori a livello comunale; strumento importante, secondo i proponenti, “per un accertamento numerico ed un rilievo statistico delle patologie tumorali sul territorio del Comune di Seravezza”.

L’assessore Orietta Guidugli e il consigliere Lorenzo Gabrielli hanno spiegato l’inutilità del registro comunale, che secondo loro “si limiterebbe a contenere dati – peraltro già disponibili – senza avere però la possibilità di analizzarli e, quindi, di dar loro un significato”. Le informazioni sulle patologie tumorali, si legge ancora nella nota, “vengono già raccolte a livello di Zona distretto e la loro gestione è di competenza regionale. Ha un senso che sia così, perché gli elementi che possono influenzare le patologie vanno misurati e valutati in ambito comprensoriale, definendo modelli di riferimento e avendo a disposizione dati di comparazione. La lettura di un dato può essere diversa a seconda del contesto nel quale esso è inserito e, in ogni caso, occorre che lo studio sia a cura di esperti. L’istituzione del registro a livello comunale è quindi superflua, perché chi raccoglie e studia i dati esiste già. L’impegno che la maggioranza in Consiglio Comunale era pronta ad assumere era quello di contattare il Coordinamento regionale su ambiente e salute per richiedere una regolare fornitura di dati relativi ai fattori di rischio del Comune di Seravezza rispetto al contesto socio economico di riferimento. Ma i proponenti non si sono mostrati disponibili a modificare la loro mozione in tal senso”. 
Con la seconda mozione, si legge, Idee in Comune proponeva di installare sul territorio comunale apparecchi eco-compattatori di plastica e lattine, ritenendoli utili a favorire una ‘educazione alla tutela ambientale e al rispetto dell’ecosistema’. L’assessore Dino Vené ha spiegato che è vero l’esatto contrario: “i compattatori sono diseducativi perché introducono un meccanismo di benefici economici generici a fronte del conferimento di un rifiuto. Benefici – tipicamente punti e buoni sconto – che hanno finito spesso per alimentare speculazioni da parte di nullafacenti mossi solo dalla prospettiva di un premio e che hanno favorito vere e proprie razzie di plastica e lattine dai sacchi della differenziata predisposti per la raccolta domiciliare”.
“Abbiamo scartato l’idea degli eco-compattatori due anni fa – spiega l’assessore – anche alla luce del fatto che altrove, dove erano stati installati,, erano stati poi velocemente rimossi. Sul piano educativo meglio puntare sulla scuola e sui giovani continuando, come stiamo facendo, ad organizzare lezioni di educazione ambientale, attività teatrali a tema, visite guidate agli impianti di trattamenti dei rifiuti, veicolando il messaggio che differenziare è eticamente importante, al di là dei benefici economici che possono derivarne. Sul piano degli incentivi economici, meglio iniziative come quella della ‘raccolta premiante’ attivata a Seravezza da oltre un anno, che investe tutto il complesso dei materiali riciclabili, non solo plastica e lattine, offrendo benefici ai singoli utenti virtuosi”. 
“Siamo consapevoli che l’accoglimento di una mozione consiliare da parte della maggioranza significa visibilità per la parte politica proponente – dicono gli amministratori comunali – Ma ciò non ha mai influito né influirà sulle nostre scelte. Come maggioranza abbiamo lungamente discusso le ultime mozioni pervenute e ponderato bene prima di decidere il loro accoglimento o la loro bocciatura in Consiglio. Possiamo assicurare che ciò avverrà anche in futuro, con responsabilità, interesse massimo e piena disponibilità al confronto. Senza preconcetto alcuno”.

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