Recupero farmaci non scaduti nelle farmacie di Viareggio

In Italia, ogni anno, si sprecano mediamente 64mila tonnellate di farmaci, il cui costo di smaltimento ammonta a 96 milioni di euro. Ora, anche a Viareggio, grazie all’accordo di collaborazione tra Fondazione Banco farmaceutico onlus, Farmalucca, Ordine dei farmacisti, Sea Risorse, società I Care e Comune di Viareggio, parte il progetto Recupero farmaci validi non scaduti (Rfv). Il protocollo d’intesa è stato firmato il 19 dicembre.

I farmaci donati in 4 farmacie di Viareggio che aderiscono all’iniziativa, saranno consegnati a due enti assistenziali del territorio: Croce Verde Viareggio e Arciconfraternità Misericordia Viareggio.
Nelle farmacie aderenti, sono posizionati appositi contenitori di raccolta facilmente identificabili in cui ognuno può donare i medicinali ancora validi di cui non ha più bisogno, assistito dal farmacista che ne controlla scadenza e integrità. Il Recupero Farmaci Validi – presente a Roma, Milano, Varese, Torino, Mantova, Monza e Brianza, Verona, Civitanova Marche, Cisterna di Latina, Lucca, Ancona, Napoli, Palermo – consente di donare medicinali con almeno 8 mesi di validità, correttamente conservati nelle proprie confezioni integre. Sono esclusi i farmaci che richiedono conservazione a temperatura controllata, quelli ospedalieri (fascia H) e quelli appartenenti alla categoria delle sostanze psicotrope e stupefacenti.
Federfarma Lucca e l’Ordine provinciale dei farmacisti hanno volentieri assicurato il loro supporto all’iniziativa a livello organizzativo, apprezzandone gli scopi e nel quadro della collaborazione che da anni le farmacie del territorio dedicano all’attività del Banco farmaceutico. L’auspicio è che presto si possa estendere questa raccolta mediante il supporto delle altre farmacie che già hanno manifestato la loro disponibilità.
“Il progetto, avviato per la prima volta nel 2013 – afferma Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus – si sviluppa in un contesto generale drammatico, sul fronte della povertà sanitaria: le famiglie povere spendono in farmaci il 54% del proprio budget sanitario (contro il 40 per cento delle altre) perché investono meno in prevenzione. È quanto emerge dal Rapporto sulla povertà sanitaria realizzato da Banco Farmaceutico e presentato a novembre 2018 in Aifa. Complessivamente, nel 2018, 539mila persone indigenti indigenza non hanno avuto un reddito sufficiente per curarsi. Di loro, si sono prese cura gli oltre 1800 enti assistenziali sostenuti da Banco Farmaceutico. Grazie al Recupero farmaci validi chiunque può aiutare a curarsi una persona a curarsi. Si tratta di un gesto semplice, che impone solamente un piccolo sforzo di memoria (ricordarsi dei farmaci che non si utilizzano più) a fronte di un grande risultato”.

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