Un festival per il 25 aprile a Sant’Anna di Stazzema

La prima cosa bella – Sguardi diversi sull’Italia di oggi è la prima edizione del nuovo Festival di Sant’Anna di Stazzema, che si svolgerà il 24 e 25 aprile nella piazza della Chiesa di Sant’Anna.
“Sant’Anna di Stazzema è un luogo che ha vissuto gli effetti delle ideologie, dei totalitarismi, della guerra; è l’unico Parco Nazionale della pace in Europa, è un luogo simbolico, carico di significati”, si legge in una nota. Il festival, da un’idea del sindaco di Stazzema Maurizio Verona, rappresenta l’occasione di aprire Sant’Anna di Stazzema ai temi della contemporaneità e dell’attualità con un modo nuovo di comunicare.
Tra gli ospiti saranno presenti Marco Damilano, Walter Veltroni, Oliviero Toscani, Pierluigi Battista, Pamela Villoresi e Pier Vittorio Buffa, Ubaldo Pantani, Paolo Condò, Massimo Oldani. La due giorni di incontri e spettacoli sarà moderata da Francesca Baraghini, giornalista di Sky tg24.

Sant’Anna di Stazzema, spiega il sindaco, “quindi come portatrice di un messaggio che va oltre il momento storico della strage, per parlare dell’oggi, dell’epoca in cui stiamo vivendo, a partire dai temi della memoria, dei diritti, dei valori e della democrazia. In un momento storico nel quale si riaffacciano simboli, parole, gesti che dovrebbero appartenere al passato; nel quale si fanno largo sentimenti e atteggiamenti di sfiducia, rabbia, discriminazione, violenza verbale e si respira un clima cupo, carico di rancore e di divisioni, Sant’Anna di Stazzema ha qualcosa da dire,
al di là di divisioni politiche o culturali. Ci sono domande da porsi da Sant’Anna di Stazzema”.
“Il titolo è evocativo ed è di per sé un segnale di rinascita – ricorda il sindaco Verona – La strage nazifascista del 12 agosto 1944 come tutti gli orrori della guerra e delle guerre, ci hanno lasciato la forza e la capacità di risollevarci, di stabilire dei principi che sono alla base del vivere civile e democratico, di parlare di progresso e diritti dell’uomo, di guardare al futuro con ottimismo. In un momento in cui questi principi che credevamo forti e stabili sembrano perdere di consistenza e svuotarsi di contenuti, Sant’Anna di Stazzema vuole essere il luogo nel quale riscoprirne la bellezza, la forza, l’utilità”.
”Oggi, probabilmente per la prima volta dopo oltre 70 anni, ci rendiamo conto che, come diceva Bobbio, il cammino della democrazia non è un cammino facile’ – spiega il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona – Non è un cammino inesorabile e non ci possiamo abbandonare ad una tranquilla fiducia nelle sorti fatalmente progressive dell’umanità. Il progresso dell’uomo, quella concezione dell’uomo, della società e della storia che ci ha tenuto uniti, in pace, per molti anni, dà segni forti di disgregamento. Per questo crediamo che sia necessario parlare di valori in modo diverso, per far capire l’importanza che essi hanno per la vita di tutti giorni. I valori e i diritti non sono un bene astratto. Vogliamo parlarne a Sant’Anna di Stazzema perché da questo luogo martire partano riflessioni in grado di stimolare tutto il paese”.

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