Da questa estate le spiagge toscane saranno “plastic free”

I novecento stabilimenti balneari della costa toscana, dai confini con la Liguria fino alla Maremma, saranno “plastic free” a partire da questa estate. Regione ed esercenti, assieme ai Comuni, firmeranno infatti un’intesa, portata ieri (20 maggio) in giunta e che metterà da subito tutte (o quasi) le stoviglie monouso al bando: addio ovunque a piatti, bicchieri, cannucce e posate monouso. Si potranno smaltire le scorte già acquistate, ma poi dovranno essere sostituite da piatti, cannucce e bicchieri biodegradabili o biocompostabili, quelli ad esempio in mais che costano un po’ di più ma che si trovano già da tempo in commercio.

E chi non lo farà rischia una multa. Non solo. Anticipando gli obiettivi della direttiva europea, e anche il governo nazionale che al momento non ha legiferato in materia, la Toscana si sta preparando perché già a partire da settembre si preveda l’esclusione della plastica monouso nelle mense delle strutture della Regione, degli enti e delle agenzie regionali e dagli enti del Servizio sanitario regionale.
Si aggiungono le sedi dei beneficiari di finanziamenti regionali, primo fra tutti, il mondo della scuola. La svolta ecologica ed ambientalista, dopo che la Regione Toscana aveva già fatto da apripista sui raccolti dei rifiuti in mare con il progetto Arcipelago Pulito, consentendo ai pescatori di portare a riva (senza esserne più responsabili) i rifiuti tirati su con le reti, non comprenderà per adesso le sole bottigliette in plastica. Per ora infatti c’è una sola azienda in Italia che le produce in materiale ecologico: con un divieto si creerebbe un monopolio, con un danno peraltro che subirebbero anche da aziende locali. Tutto è rinviato in questo caso al 2020: intanto però, trovando un accordo con le imprese, si potrebbe iniziare con alcune sperimentazioni, magari con la fornitura di distributori d’acqua da riempire con borracce lavabili e riutilizzabili. In alcuni bagni del Forte dei Marmi già si fa. Il problema della plastica in mare è enorme e bastano pochi numeri per capirlo: si stima che ogni anno vengono prodotte 280 milioni di tonnellate di plastiche e che da qui al 2050 la cifra, se non cambierà qualcosa, rischia di raddoppiare.
Almeno 8 milioni finiscono nei mari di tutto il mondo, compreso il Tirreno, portati dai fiumi o trascinati alla largo dalla risacca sulla spiaggia. L’accordo Spiagge sostenibili firmato da Regione, Anci Toscana e associazioni dei balneari prevede un percorso per recepire in una legge toscana le disposizioni della direttiva europea sull’economia circolare, anticipandone l’entrata in vigore. Si ragiona anche di campagne di comunicazione e sensibilizzazione rivolte a chi frequenta il litorale, per invitarlo ad una gestione dei rifiuti più rispettosa dell’ambiente e del mare, compresa la cattiva abitudine di abbandonare in spiaggia mozziconi di sigaretta. A vigilare sul rispetto delle norme, che saranno recepite con ordinanze dai Comuni, ci penseranno gli agenti di polizia municipale.
L’accordo prevede anche l’installazione di contenitori per la raccolta differenziata nelle spiagge ‘libere’, non oggetto di concessione demaniale. Ovunque saranno installati cartelli che riepilogheranno divieti e regole sull’abbandono e la raccolta dei rifiuti. È previsto anche un premio per la spiaggia toscana più sostenibile.

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