Cresce la preoccupazione dei sindacati sul futuro dei lavoratori di Sea Ambiente, nel delicato passaggio a Ersu Spa. Secondo Luca Mannini, della segreteria Fit Cisl, sarebbe tutto appeso ad un filo.  

“Del numero di incontri in Prefettura, di ricorsi legali e comunicati ormai si è perso il conto nella vicenda che vede contrapposte le società Ersu Spa e Sea Ambiente Spa per l’aggiudicazione del servizio raccolta rifiuti nel Comune di Camaiore – premette Mannini -. Una vicenda che sembra indirizzarsi a favore di Ersu visti gli ultimi ricorsi legali vinti tanto che il 30 settembre Ersu inizierà ad effettuare il sevizio porta a porta di raccolta rifiuti nel comune Versiliese. Tuttavia ad oggi Ersu non sa ancora con quali dipendenti effettuerà il nuovo servizio visto che Sea Ambiente non ha ancora consegnato, come invece previsto da normativa contrattuale, l’elenco degli esuberi di personale che si ritroverebbe dopo la perdita del servizio di raccolta nel Comune di Camaiore. Oltretutto i vertici aziendali di Sea stanno disertando gli incontri in Prefettura rendendo tutto molto
difficile. Siamo pertanto preoccupati. Il personale dipendente di Sea è ansioso di conoscere il proprio futuro ovvero se rimarrà in Sea o dovrà transitare in Ersu, e sta vivendo molto male questa lunga fase di incertezza. Tutto questo i lavoratori non lo meritano”.
“Ai lavoratori va portato rispetto – sottolinea Mannini -. Come Fit Cisl in questi mesi ci siamo astenuti dall’intervenire sulla stampa per non interferire in una vicenda tanto delicata ma alla vigilia del cambio di gestore del servizio ci sembra d’obbligo esternare le nostre preoccupazioni a tutela dei dipendenti. Non vorremmo infatti trovarci con
Ersu costretta ad assumere nuovo personale perché Sea non dichiara esuberi in una prima fase, per poi ritrovarceli in una seconda fase quando Ersu è ormai al completo di personale. Sarebbe veramente una cosa assurda soprattutto visto che Sea è una società che appartiene a Reti Ambiente spa ovvero una società a totale capitale pubblico partecipata da 99 comuni delle province di Pisa, Lucca Livorno e Massa Carrara. Il bene pubblico è dei cittadini e questo va gestito con saggezza”.