Allerta per il coronavirus, ma a Viareggio la folla si riversa in strada foto

Ignorati da molti gli appelli, il sindaco: "Ci vuole responsabilità"

L’intera Lombardia in isolamento insieme ad altre 14 province del Nord e appelli ovunque ad evitare gli assembramenti ma a Viareggio – e in altre zone della Versilia – la folla si riversa in passeggiata.

La paura del contagio non ha fermato tanti oggi (8 marzo): a Viareggio, nel primo pomeriggio, al molo c’era una gran folla. Qui ma anche in altre parti della passeggiata.

Eppure, dopo il decreto del governo le amministrazioni locali si sono sforzate di diffondere avvisi, spiegando di evitare le occasioni di trasmissione del contagio.

Poco fa il sindaco di Forte dei Marmi ha annunciato che nelle ultime ore si sono registrati 5 nuovi casi di coronavirus. E’ assolutamente necessario evitare gli assembramenti e attenersi, invece, alle prescrizioni del governo. Deve essere mantenuta la distanza di sicurezza di un metro anche nei locali: la garanzia del rispetto della norma deve essere data dal gestore. In caso contrario l’attività rischia sanzioni fino a quella della sospensione.

Ieri sera – segnalano diversi cittadini – alcuni locali hanno fatto serata, senza preoccuparsi delle misure di sicurezza per evitare il contagio. Con la pubblicazione del decreto, chi non si adegua rischia sanzioni che possono portare anche alla sospensione dell’attività.

Il sindaco: “Serve responsabilità”

Ad invitare tutti ad atteggiamenti responsabili è stato il sindaco Giorgio Del Ghingaro: “Le autorità competenti hanno fatto decreti, ordinanze per comunicarci come ci dobbiamo comportare in questi momenti delicati. I giornali e le televisioni amplificano e fanno conoscere a chiunque la situazione in cui ci troviamo. Nonostante tutto ciò ognuno si sente libero di fare ció che vuole: i cittadini residenti nelle zone rosse, escono nonostante il chiaro divieto, altri si riuniscono in gruppo nonostante non si possa fare, altri affollano i bar ed altri locali, anche se in maniera ossessiva ci viene raccomandato di stare a distanza di un metro l’uno dall’altro.  Ho fatto solo alcuni esempi”.

“Il nostro dovere – aggiunge – è evitare di contagiarci a vicenda, non solo per ovvi motivi sanitari, ma anche perché altrimenti rischiamo di mandare in tilt gli ospedali, oltre che distruggere l’economia di un Paese. C’è gente che lavora giorno e notte per garantire a tutti di stare bene, alle strutture sanitarie di accogliere e prendersi cura di chi ha bisogno, a chi ha attività imprenditoriali di non sprofondare. Poi ci sono i sindaci, che mettono tutto il loro impegno perchè le cose che ho detto permettano di tenere insieme una comunità, in un grave periodo di crisi. Per questo ognuno deve metterci del suo, per se stesso e per gli altri. Insomma, un po’ di sana responsabilità è non solo utile ma soprattutto obbligatoria”.

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