Pioppogatto, la replica di Coluccini: “Non abbiamo bisogno dei rifiuti del Lazio”

Il sindaco di Massarosa risponde alle dichiarazioni dei sindacati

“Pioppogatto non ha bisogno di 13 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati provenienti dalla Regione Lazio. Basterebbe non aver deciso di mandare altrove i nostri rifiuti”. Il sindaco di Massarosa Alberto Coluccini replica così alle parole di alcune sigle sindacali apparse sulla stampa in merito all’impianto di selezione e compostaggio rifiuti di Pioppogatto.

“Non so chi abbia spiegato queste cose ai sindacati – afferma il sindaco – ma sono del tutto false. Prima di tutto quindi li invito in Comune per poter valutare le questioni in modo oggettivo, partendo da dati e fatti. La verità è che qualcuno ha deciso di smettere di portare oltre 60 mila tonnellate di rifiuti nel nostro ambito Ato. Per quale motivo? Chi ne giova? Invece di rispondere a queste domande la Regione Toscana ha trovato un accordo con la Regione Lazio, passando sopra le teste delle comunità, dei cittadini e dei sindaci locali. Tutto per permettere ai rifiuti indifferenziati della stessa Regione Lazio di venire portati a Pioppogatto. Perché i nostri rifiuti dell’Ato Costa li portiamo altrove e poi prendiamo quelli del Lazio e senza nessuna indennità di disagio ambientale o royalty per il Comune che ospita l’impianto? L’unica logica che i cittadini leggono in queste operazioni è questa: purtroppo sono gli stessi cittadini a pagare sulla loro pelle i giochi di palazzo del Pd e le loro guerre intestine”.

A Pioppogatto non c’è alcun lavoratore messo a rischio se non arrivano rifiuti dal Lazio: basta che dalla Toscana si torni a conferire a Pioppogatto come logica e razionalità vorrebbe – va avanti il sindaco – invece di spargere altrove le oltre 60 mila tonnellate l’anno che prima mandavano da noi. Non abbiamo bisogno dei rifiuti del Lazio: basterebbero i nostri. Invito nuovamente i sindacati, quindi, a venire a sentire dalle dirette fonti interessate cosa succede. Come sindaco di Massarosa e presidente del Cav – conclude Coluccini – ho già chiesto la sospensione di ogni decisione assunta e l’immediata apertura di un tavolo di confronto tra Regione, Atoi, RetiAmbiente e sindaci della Versilia. Sono sicuro infatti che fermare i rifiuti indifferenziati del Lazio sia una strada per difendere sia la salute dei nostri cittadini che l’impiego di chi lavora nell’impianto”.

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