Sea Ambiente, bufera sulla messa in ferie dei dipendenti

I sindacati: "Un'altra scelta unilaterale del presidente Miracolo"

“Da alcuni giorni a Sea Ambiente, a seguito dell’emergenza Covid-19 e conseguente riduzione di alcuni servizi ritenuti non indispensabili quali la raccolta degli ingombranti a domicilio, delle isole ecologiche presidiate e la riduzione dell’orario di chiusura dei centri di raccolta, un buon numero di dipendenti è stato messo in ferie d’ufficio. Una cosa del tutto normale di questi tempi di emergenza nazionale. Peccato che a differenza di tutte le altre aziende del mondo il presidente di Sea Ambiente ha ignorato le disposizioni vigenti in materia di fruizione delle ferie e soprattutto non ha concordato con le organizzazioni Sindacali nessuna modalità di attuazione. Dopo l’inizio dell’emergenza Covid-19 infatti, non è stato firmato nessun accordo”. E’ di nuovo bufera sulla società e a firmare questo intervento sono i sindacati Fiadel, Usb e Fit Cisl.

“Il presidente da solo – sostengono le sigle – ha deciso chi mandare in ferie, per quanti giorni, la tempistica di attuazione del piano ferie senza tra l’altro annunciare nessuna rotazione del personale. Il presidente ha dunque messo in atto una vera e propria azione unilaterale che si scontra con quanto previsto dal contratto nazionale in materia di corrette relazioni sindacali. Per un presidente che ha visto perdere sotto il suo mandato il servizio di raccolta rifiuti nel Comune di Camaiore ritrovandosi con 40 esuberi di personale (valore da lui dichiarato) ci sembra veramente troppo”.

“Un modus operandi quello del presidente Miracolo – sottolineano le sigle -, a nostro personale avviso, di cattivo gusto e frutto di una cattiva abitudine di bypassare le organizzazioni sindacali mediante riunioni aperte a tutto il personale o mediante messaggi video inviati a tutti i dipendenti. Comportamenti che, a nostro avviso, non sono una forma di vicinanza ai dipendenti, ne un modo per comunicare a coloro che non hanno tessere sindacali ma solamente una forma mirata a delegittimare la credibilità delle organizzazioni sindacali di fronte ai lavoratori”.

“L’ultimo messaggio video inviato qualche giorno fa via WhatsApp dal presidente Fabrizio Miracolo ai propri dipendenti, oltre a dimostrare quanto sopra denunciato – proseguono ancora le sigle -, è una sorta di risposta alle note da noi inviate in seguito al suo atto unilaterale ovvero una spiegazioni sul criterio scelto dall’azienda per individuare le persone da mettere in ferie forzate. La sua spiegazione è stata che avrebbe messo in ferie coloro che hanno prescrizioni mediche (lui ha usato il termine ‘limitazioni’). Spiegazione non certo acuta la sua visto che con le sue parole ha denunciato se stesso per aver messo in atto un piano ferie discriminatorio nei confronti di chi si è ritrovato ad avere prescrizioni mediche dovute a uno stato di salute cagionevole dopo anni ed anni di duro lavoro! Alla SEA Ambiente dunque, guai ad avere acciacchi dovuti al lavoro perché si rischia pure di essere penalizzati”.

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