Ripartenza, Del Dotto: “Necessario un tavolo comune della Versilia”

Così il primo cittadino di Camaiore lancia la proposta per un piano condiviso

Un tavolo comune versiliese per stabilire obiettivi e criteri condivisi per la ripartenza. E’ questa la proposta del sindaco di Camaiore Alessandro del Dotto per dare una risposta coordinata e organica alle indicazioni del governo ed entrare nel vivo della fase due.

“Tutte le rappresentanze di categoria ci segnalano il bisogno di assistere a una ripartenza all’unisono della Versilia, in vista delle regole che saranno definite in questa settimana dal Governo – spiega il primo cittadino-.  Alcuni di noi hanno pronti o stanno definendo i piani strategici che, a seconda delle indicazioni del Governo e delle risorse che saranno assegnate, potrebbero essere attivati: ma non è possibile dare una risposta organica e coordinata se ognuno continua a fare da solo sulle misure di rilancio. Ho letto alcune proposte che sono al vaglio di alcuni amministratori versiliesi e credo sia opportuno condividerle, perché se ci sono buone idee o strumenti seri di lavoro è sensato e auspicabile che vi sia solidarietà anche fra amministrazioni e fra comunità. Dobbiamo avere l’onestà intellettuale di capire che la dimensione versiliese impone, in questa fase straordinaria come mai in precedenza, un sforzo di sospensione delle logiche settarie e dei campanilismi, per approcciare un serio tentativo di dare risposte reali ai bisogno dei cittadini e delle categorie economiche”.

Il Sindaco ha proposto ai colleghi la costituzione del tavolo all’interno della conferenza dei sindaci della Versilia, già attiva per le questioni sanitarie. “Dobbiamo lavorare di squadra tra comuni, Asl, Prefettura e associazioni di categoria perché le esigenze della nostra terra sono omogenee e possiamo insieme dare forze alle proposte e ai principi che proveremo a fissare, anche sulla base delle indicazioni che arriveranno in questi giorni dal Governo – precisa Del Dotto -. Il luogo già esiste e basta solo integrarlo con le rappresentanze delle categorie datoriali e le organizzazioni sindacali dei lavoratori, che potranno così interloquire costruttivamente anche con le autorità sanitarie e fornire a tutti uno spaccato realistico delle reali necessità in quella che sarà, dopo il 4 maggio, una fase di ripresa”.

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