Murzi scrive alla direttrice Asl: “Tamponi a rilento e troppi decessi, serviva un confronto”

Il sindaco di Forte dei Marmi: "Non sono ancora riuscito ad avere risposte dall'Asl, eppure abbiamo il triste primato dei decessi"

Emergenza coronavirus, la Versilia continua a contare contagi e soprattutto decessi, per i quali ha un triste primato. Il sindaco di Forte dei Marmi, Bruno Murzi, ha scritto così alla direttrice dell’Asl Toscana Nord ovest, Maria Letizia Casani, chiedendo un confronto a livello di Versilia. Un confronto che, dice, non c’è mai stato direttamente.

“Non essendo riuscito ad avere da lei risposte, nonostante i numerosi e ripetuti tentativi, mi trovo costretto a contattarla tramite le pagine dei quotidiani locali – afferma -. Mi creda non è questa la maniera in cui, assieme ai sindaci della Versilia, avrei preferito  parlarle della problematica attualmente esistente sul nostro territorio e cioè la epidemia di covid19.  Se i miei ricordi sono esatti – prosegue -, l’unica volta che lei ha avuto modo di incontrare, molto fugacemente i sindaci della Versilia visto che  abbandonò la riunione in brevissimo tempo, è stato durante la riunione plenaria dei Sindaci di Area Vasta tenutasi a Pisa circa 2 mesi fa. Facendo seguito a quell’incontro lei non ha ritenuto opportuno né di partecipare alla riunione,  tenutasi in video conferenza, ed alla quale era stata espressamente invitata (fece infatti partecipare in sua sostituzione alcuni suoi collaboratori) né purtroppo, Lei ha ritenuto opportuno rispondere all’email da me inviatale in data 11 aprile, né alla pec successiva che le riproponeva la stessa  email alla quale non aveva dato risposta, né ha ritenuto opportuno rispondere, e questo mi consenta è istituzionalmente molto grave, alla lettera da me inviata tramite PEC a nome e per conto di tutti i sindaci della Versilia”.

“Quale era l’urgenza dell’incontro con lei dottoressa Casani? Come lei ben sa, almeno mi auguro, l’Asl che lei dirige – prosegue Murzi – è stata quella più colpita in Toscana dall’epidemia di coronavirus. Nella sua azienda le zone più colpite sono risultate essere, sia per numeri di contagiati che per decessi, la zona delle Apuane e la Versilia. Le Apuane risultano per decessi la zona più colpita di tutta la Toscana. I dati da voi forniti sembrano inequivocabili al riguardo”.

“Per questo motivo – aggiunge – già  un mese fa avremmo voluto avere, come sindaci della Versilia, la possibilità di colloquiare con Lei, massimo responsabile amministrativo e organizzativo della Azienda e, nonostante ciò non sembri le sia chiaro, responsabile dei rapporti di politica sanitaria con i sindaci del territorio. Gentile dottoressa Casani, se ci fosse stato possibile incontrarla le avremmo certamente chiesto conto del costante rallentamento nella esecuzione dei tamponi, del costante ritardo nella comunicazione dei positivi e delle quarantene a loro ed ai loro contatti destinate. Le avremmo chiesto come aveva organizzato il lavoro del dipartimento di prevenzione ed in particolare, le avremmo chiesto di sapere quanto personale era stato posto al lavoro, soprattutto nelle prime fasi del contagio, quando i numeri dei nuovi positivi sembravano seguire un incremento esponenziale, per la esecuzione dei tamponi e le connesse indagini epidemiologiche necessarie a ritrovare i contatti con loro intercorsi. Le avremmo anche offerto, il totale e completo appoggio dei sindaci nella conduzione, anche operativa, di questa battaglia quotidiana”.

“Purtroppo – aggiunge – non trovando mai il tempo e la cortesia di presentarsi ad uno dei nostri quotidiani incontri via web e, mi scusi, anche con una certa superficialità istituzionale, neanche rispondendo alle nostre lettere inviate per pec, lei ha, deliberatamente od inconsciamente non è dato sapere, rifiutato ogni forma di collaborazione che da noi poteva venirle. Che i dati della Versilia particolarmente pesanti (170.000 abitanti circa con 589 contagiati e  52 deceduti) non abbiano stimolato in lei la necessità di confrontarsi con i sindaci, i quali rappresentano,  è bene ricordare, l’unico vero legame stretto con il territorio sia in termini sanitari che politici (intendendo per politica la forza persuasiva al convincimento dei cittadini ad accettare regole e condizionamenti) è francamente incomprensibile. Vorrei ricordarle che al momento della nomina del direttore generale della Asl di area vasta, che spetta al Presidente della Regione, ai sindaci viene chiesto il proprio gradimento sulla figura proposta. Mi creda sono abbastanza deluso, e mi immagino altri colleghi lo siano, di averlo espresso nei confronti della sua persona. Rimango comunque disponibile ad incontrarla, assieme a tutti  sindaci della Versilia, essendo il mio intento sempre stato solo quello di aiutare, in una situazione difficile come questa, i miei concittadini”.

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