Fiori al posto delle buche sull’asfalto: provocazione da Attiva Viareggio

Flash mob della lista civica di Annamaria Pacilio in via Puccini: "Intervenire è questgione di sicurezza e di decoro"

Fiori al posto delle buche. È la provocazione della lista civica Attiva Viareggio della ex consigliera del Movimento Cinque Stelle Annamaria Pacilio.

Via Puccini – diuce – potrebbe diventare un orto botanico. Davanti alla chiesetta dei Pescatori si potrebbero allestire fioriere come nel parco della Reggia di Versailles, nelle strade del centro come della Darsena, un po’ come in tutta la città è infatti un pullulare di crateri e di spaccature dell’asfalto; alcune sono diventate, seppur per poco tempo, piccole aiuole fiorite”.

A farlo ci hanno pensato gli attivisti di Attiva Viareggio la lista civica capitanata dalla consigliera Annamaria Pacilio (in corsa alle prossime amministrative a fianco della candidata a sindaco Barbara Paci) che hanno messo in atto questo singolare flash mob come forma artistica di protesta di richiamo al problema: così armati di vasetti si sono messi a riempire i vistosi buchi sull’asfalto con fiori colorati, pansè e violette che hanno inaspettatamente trasformato le buche in piccole “fioriere” di fortuna.

“Abbiamo voluto porre in modo tangibile – dice Pacilio – l’annoso problema delle buche e del degrado a chi amministra ormai da 5 anni la città e eccetto le corse all’asfaltatura del periodo preelettorale non è ancora riuscito, se non con qualche rattoppo qua e là, a affrontare in modo organico la situazione di vie e marciapiedi devastati da anni di incuria. E questo pur in presenza di un contratto con Mover, pagata profumatamente dalla cittadinanza per asfaltare le strade là dove c’è bisogno”.

“Le buche – conclude – sono un problema reale e vanno a costituire un potenziale rischio come dimostrano i numerosi incidenti occorsi ai cittadini sia sulle strade che sui marciapiedi. Ma non solo: si tratta infatti di una questione di sicurezza in primis ma anche di decoro urbano da cui non si può prescindere ancor prima di parlare di una qualsiasi forma di valorizzazione della città, una città che potrebbe rivelarsi in tutta la sua bellezza a turisti e residenti una volta tolta dall’incuria e dal degrado che la opprime”.

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