Del Ghingaro augura buon 2021 a Viareggio: “Sarà l’anno del vaccino”

Il sindaco: "Un anno fa, sapevamo poco o nulla di un virus lontano che avrebbe travolto le nostre esistenze: oggi quel virus ha i giorni contati"

Un augurio di buon anno, quello del sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, anche per riflettere su cosa è stato il 2020. Un anno orribile, con la pandemia, con i tanti malati, e i tanti morti. Un anno in cui il primo cittadino, quotidianamente, ha informato con video messaggi il numero dei contagi, quello dei decessi, e quello dei guariti, spiegando i vari dpcm del governo,  e non risparmiandosi le raccomandazioni alla prudenza.

“Di questi tempi un anno fa, in un angolo remoto di un paese lontano, un virus sconosciuto si aggrappava al respiro di ospiti ignari, per non morire lui stesso, nonostante vita non fosse ma solo entità biologica parassitaria – queste la sue parole nel messaggio -. Microscopico replicante che, sfruttando le connessioni di un 2020 ricco di prospettive, in pochi mesi ha chiuso in casa il mondo, ha messo l’umanità di fronte al proprio limite, ricollocandola di colpo in un presente incerto e sospeso. Mentre la Terra continuava il suo giro, le stagioni il proprio corso, gli animali le vite di sonno e di veglia, noi esseri umani, unici sul pianeta, abbiamo sperimentato, insieme e soli, la nostra frattura. Era il primo lockdown: il futuro era rimandato ad un altro momento”.

“Il 31 dicembre è per tradizione giornata di bilanci e di buoni propositi: dire che questo che si chiude oggi sia stato un anno difficile, sarebbe decisamente riduttivo – prosegue.- L’emergenza sanitaria si è trasformata in breve in crisi economica e sociale e Viareggio non ha fatto eccezione: solare, accogliente, turistica, festaiola, ha chiuso strade, abbassato saracinesche, invitato la gente a stare a casa. Una narrazione unica, ha percorso la nostra città, l’Italia e il mondo: siamo stati spaventati, uniti, distanti, nervosi. Atterriti. Abbiamo dovuto cercare il coraggio dove non c’era. Finché abbiamo scelto di fare, tutti insieme, l’unica cosa che si poteva fare per sopravvivere: cambiare. E siamo cambiati. Abbiamo imparato a misurare a occhio le distanze, a salutarci negli schermi e dietro alle webcam, a riconoscere i sorrisi sotto le mascherine. Abbiamo rinunciato al gesto spontaneo di un abbraccio o di una stretta di mano”.

“Personalmente  – conclude Del Ghingaro – ringrazio il 2020 per le vite che ha risparmiato, per le professionalità che ha coinvolto, per le opportunità che, nonostante tutto, ha saputo portare. E poi ringrazio Viareggio indomita, per il sole, la luce, l’energia: grazie ai viareggini che in questo anno hanno scelto ancora, e ancora più forte. Di questi tempi, un anno fa, sapevamo poco o nulla di un virus lontano che avrebbe travolto le nostre esistenze: oggi quel virus ha i giorni contati. Non possiamo sapere cosa e quanto tornerà come prima, ma se il 2020 è stato l’anno della pandemia, il 2021 sarà l’anno del vaccino. Allora benvenuto 2021. Un anno nuovo, “pieno di cose che non ci sono mai state”.

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