90 saturimetri per la medicina del territorio della Versilia, il dono della Fondazione Vittorio Veneto

Saranno consegnati ai medici di famiglia che operano nelle sei aggregazioni funzionali territoriali della zona distretto

Novanta saturimetri per la medicina del territorio.

Un dono prezioso da parte della Fondazione Vittorio Veneto di Forte dei Marmi a beneficio dei cittadini versiliesi.

Le apparecchiature sono state consegnate stamani a Villa Pergher dal presidente Paolo Lazzeri, accompagnato nell’occasione dal segretario dell’associazione Renato Binelli e dal consigliere Riccardo Tarabella, nelle mani del direttore della Zona distretto Versilia dell’Asl Toscana Nord Ovest Alessandro Campani e del direttore dell’ospedale Versilia Giacomo Corsini.

I saturimetri andranno ai medici di famiglia che operano nelle sei aggregazioni funzionali territoriali della zona distretto, da mesi fortemente impegnati nel contrasto alla pandemia. Le apparecchiature servono a misurare l’ossigeno nel sangue e il battito cardiaco e permettono di valutare se un paziente che ha contratto il Covid mostra complicazioni a livello respiratorio.

“Sono uno strumento importante per seguire a domicilio il decorso del Covid, monitorare i pazienti in maniera più approfondita ed anticipare situazioni di aggravamento che potrebbero complicare la loro salute e aumentare di riflesso il numero degli accessi al pronto soccorso –  ha spiegato il direttore Campani -. Distribuiremo i 90 saturimetri alle aggregazioni territoriali della Versilia, le due della zona nord dove insiste la Fondazione stessa e quelle della zona sud, andando a coprire in tal modo circa 150 medici di famiglia. È una donazione importante e significativa, anche dal punto di vista numerico, per cui ringrazio sentitamente a nome dell’Asl la Fondazione Vittorio Veneto. In questo momento abbiamo bisogno d’aiuto da ogni direzione».

Il presidente Paolo Lazzeri spiega il perché di questa iniziativa: “La Fondazione Vittorio Veneto nasce per aiutare i combattenti delle due guerre mondiali e le rispettive famiglie. In questi ultimi mesi abbiamo capito che quella al Covid è diventata una vera e propria guerra, combattuta contro un nemico invisibile e subdolo, difficile da superare. Peraltro, l’ultimo reduce fortemarmino ci ha lasciato proprio all’inizio della pandemia. Ci siamo detti allora che anche noi possiamo fare qualcosa, schierandoci a fianco di chi questa guerra la sta combattendo in prima linea: i medici. Da qui la decisione di acquistare i saturimetri e metterli a disposizione dell’Asl perché li distribuisca sul territorio. Il nostro è un piccolo contributo, niente di eccezionale, ma è qualcosa che va nella direzione indicata dai nostri predecessori ed è in pieno accordo con lo spirito della nostra missione, che è quella di portare aiuto ai più deboli”.

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