Ciclovia tirrenica nella Lecciona, il Pci al sindaco Del Ghingaro: “Servono chiarimenti sul piano”

Il segretario "Il parco costituisce un patrimonio ambientale unico e irripetibile e come tale deve essere protetta da ogni possibile intervento che ne alteri l'integrità"

Riguardo il completamento del percorso della ciclovia tirrenica sfruttando il tracciato del sentiero retrodunale della Lecciona interviene il Pci di Viareggio ponendo un’interrogazione al sindaco Giorgio Del Ghingaro e a tutta l’amministrazione: “Abbiamo letto attentamente le dichiarazioni che l’assessore Pierucci ha affidato alla stampa circa la proposta dell’amministrazione comunale di completare il percorso della ciclovia tirrenica sfruttando il tracciato del sentiero retrodunale della Lecciona. A ciò si aggiunge la notizia di uno studio che valuterebbe un possibile percorso dietro i locali delle marine; per chi conosca i luoghi la cosa rimane davvero incomprensibile. Il tutto davvero faticoso da sopportare”, dice il segretario Paolo Annale.

“Sulla questione abbiamo già espresso da tempo il nostro parere in un documento, inviato alla garante della partecipazione della Regione Toscana, con specifiche richieste per la definizione del nuovo piano integrato del parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Ciò che ci spinge a scriverle oggi non è quindi la necessità di affermare di essere contrari alle proposte avanzate, cosa che comunque ribadiamo e per la quale siamo e saremo impegnati insieme ad altre forze politiche e associazioni del territorio che hanno espresso autorevolmente le ragioni del dissenso, ma per chiedere lumi”.

“In sintesi – continua – stabilito che: la realizzazione della ciclovia tirrenica risponde alle esigenze di una nuova visione delle politiche di mobilità dolce e per questo possa essere favorita; l’area retrodunale della Lecciona, come l’intero territorio del Parco, costituisce un patrimonio ambientale unico e irripetibile e come tale debba essere protetta da ogni possibile intervento che ne alteri l’integrità o che favorisca processi di urbanizzazione e in questa veste quindi rimanere disponibile per chi voglia semplicemente muoversi e passeggiare immerso in una natura incontaminata; il Viale dei Tigli, come suggerito ed indicato autorevolmente da più parti, garantisce un percorso in grado di rispondere alle esigenze della ciclovia tirrenica e quindi offra in modo del tutto naturale la soluzione che contempera le diverse esigenze; ci chiediamo e le chiediamo quali siano le motivazioni che abbiano spinto e spingano l’amministrazione pervicacemente a fare proposte di tal genere, che risultano inadeguate, offensive del territorio e quindi davvero incomprensibili. E tali sarebbero anche se le si volesse riconoscere una seppur inaspettata sensibilità ambientalista nell’accogliere le istanze dei cicloamatori; ma d’altra parte la proposta di portare le automobili nelle viscere di piazza d’Azeglio e quella di realizzare la via del Mare a sud dello stadio (o almeno di quello che fu) ci mettono al riparo da questo dubbio”.

Dunque crediamo che sarebbe davvero opportuno che desse chiarimenti alla città. Nel frattempo rimarremo vigili e attenti perché nessuno si permetta di violare un patrimonio collettivo, un bene comune”, conclude il segretario.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.