Niente bandiera blu per Pietrasanta, Mallegni (Fi): “Serve fare chiarezza sulle dinamiche”

Il senatore di Forza Italia: "Sconcertato per la 'solitudine' con la quale l'assessore all'ambiente ha preso la decisione"

Pietrasanta perde la bandiera blu. L’ong internazionale Fee non ha infatti inserito la località di mare nell’elenco delle spiagge ‘di qualità’ per l’estate 2021. In realtà questa ‘perdita’ sarebbe dovuta alla decisione dell’assessora all’ambiente Elisa Bartoli di non presentare la domanda per ottenere il riconoscimento. Tra le diverse perplessità anche quella del senatore di Forza Italia Massimo Mallegni, originario della località versiliese.

“Sono molto sconcertato da tutto ciò che sta accadendo attorno alla incredibile vicenda della bandiera blu – afferma Mallegni -. Per onestà non ho mai visto di buon occhio questo istituto. Francamente farsi giudicare da una fondazione danese circa la nostra, ospitalità, organizzazione, qualità della acque, arredo urbano e ancora qualcos’altro mi pare del tutto singolare. Purtroppo dal 1987 anche in Italia vige questa ‘gabella’ che non ha nulla a che fare con le istituzioni ma che condiziona, spesso in negativo, i territori che si impegnano a offrire sempre il meglio ai propri concittadini e turisti”.

“Sottolineo inoltre che dal sito italiano di Fee appaiano tutta una serie di loghi dei valutatori e partner, anche istituzionali, che spesso non sanno neppure di esserci – prosegue Mallegni -. Su questo sarà mia cura condurre una verifica attraverso un’attività di sindacato ispettivo del senato. Oggi, tuttavia, non avere la bandiera blu sembra quasi un sacrilegio e a nulla valgono le corrette valutazioni che gli enti di controllo nazionali, regionali e comunali, effettuano sui territori. Purtroppo siamo arrivati al paradosso in cui se hai la bandiera blu nessuno se ne accorge, ma se non ce l’hai sei un reietto. Il problema quindi non è certo per la politica, ma piuttosto per le imprese che di fronte al grande rifiuto subiscono loro malgrado dei danni di immagine molto gravi”.

“Non biasimo la nostra assessora all’ambiente per avere opinioni, simili alle mie, circa la bandiera blu, ma sono oggettivamente sconcertato per la ‘solitudine’ con la quale ha preso la decisione tanto importante, datata novembre 2020, di non inviare la documentazione richiesta per la partecipazione – va avanti ancora Mallegni -. Probabilmente avrebbe dovuto comunicare al sindaco le sue idee e le sue decisioni e poi condividerle con la maggioranza che governa la città e ovviamente chiedere alle categorie economiche il loro punto di vista. Tutto ciò non è stato fatto e siamo stati messi di fronte al fatto compiuto ormai senza poter più rimediare, essendo scaduti i termini”.

“Qualcuno ha già preso la palla al balzo e ne ha chiesto le dimissioni, cosa al quanto strana visto che fino a qualche giorno fa la stessa pareva essere nelle loro grazie. Ma come spesso accade, le cose in politica mutano repentinamente. Noi non chiediamo le dimissioni di nessuno, tantomeno di un assessore, per legge di stretta competenza del sindaco – conclude Mallegni -. Ci piacerebbe tuttavia sapere se il partito della Lega e i suoi rappresentati fossero stati messi al corrente di questa decisione. È evidente che il danno subito dal nostro sistema turistico è enorme e il che Comune adesso deve rimediare promuovendo il territorio, dimostrando quanto siamo oltre i
requisiti di bandiera blu e distribuendo materiale informativo e acquistando spazi pubblicitari ovunque e spingendo sui motori di ricerca”.

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