Ex cava Fornace, Programma ambiente Apuane: “Nessun ampliamento, Ghiselli mente” foto

Il consiglio di amministrazione di Programma Ambiente Apuane replica punto su punto: “L’assessore di Forte dei Marmi si informi meglio”

“La menzogna è l’ultima arma di chi non ha il coraggio e la capacità di difendere con i fatti le proprie tesi: l’assessore Enrico Ghiselli di Forte dei Marmi dovrebbe provare disgusto rileggendo le falsità che ha messo in fila nelle sue ultime dichiarazioni perché in quanto al comportamento del gestore dell’impianto ex Cava Fornace non credo che abbia prove per sostenere il proprio sdegno”.

Non si fa attendere la risposta del consiglio di amministrazione di Programma Ambiente Apuane, società che gestisce la discarica ex Cava Fornace, che replica punto su punto le parole di Ghiselli: “Forse l’assessore si è lasciato infervorare dalla vis polemica politica che lo spinge a sostenere candidati a lui affini anche fuori dai suoi confini istituzionali e per farlo usa il vecchio metodo di colpire nuora perché suocera intenda – si legge – Ma su alcuni aspetti dovrebbe informarsi meglio perché è vero che in politica come in amore va bene ogni mezzo ma non la menzogna che si ritorce presto contro quando viene messa in luce la verità”.

“L’assessore – continua il Cda di Programma Ambiente Apuane – sostiene che gli scavi a monte della discarica servano ad allargare la stessa. Falso: la nostra comunicazione inviata al Comune di Montignoso segnalava l’inizio di un piccolo scavo per produzioni di inerti come previsto da progetto già autorizzato e in corso fino a quota di riempimento di 43 metri per consolidare gli argini e regimentare le acque meteoriche. Al momento nessuno sta ampliando nulla. Per quanto riguarda poi le analisi con geomembrana non siamo certo stati noi a bloccare alcunché”.

“L’assessore di Forte dei Marmi – si legge nella nota – poi tira in ballo inquinamento di falde e pozze come se fossero provocate dalla discarica ex Cava Fornace: tesi ingiustificate che potrebbero pure essere classificate a livello di procurato allarme. La risposta l’ha già data Gaia in passato al Comune di Pietrasanta, nel 2017: il gestore idrico aveva evidenziato come la discarica fosse ben lontana dai pozzi di captazione dell’acquedotto, come minimo 1,3 chilometri, non direttamente a valle della discarica nel senso del flusso della falda”.

“In merito alla presenza di solfati nelle acque della sorgente di Porta – leggiamo – Gaia aveva inoltre precisato che la cosa era nota da decenni, prima della discarica, da quando la precedente gestione Vea indagò tutta l’area alla ricerca di nuovi punti di approvvigionamento negli anni ’90 individuando questa sorgente come troppo carica di solfati di origine naturale. Se Ghiselli si preoccupa del turismo della Versilia – conclude il Cda di Programma Ambiente Apuane – meglio farebbe a mordersi la lingua qualche volta visti gli effetti che hanno avuto alcune sue recenti dichiarazioni in merito passate alla ribalta nazionale”.

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