Urbanistica, Alessandrini: “Servono più incentivi all’edilizia privata”

Il candidato sindaco per Seravezza: "Dovremo agevolare il più possibile il recupero del patrimonio edilizio esistente, in particolare nella collina"

Spingere l’edilizia privata anche attraverso forme di incentivi e sconti di oneri per chi ristruttura in piana così come in collina, con vincolo di residenza per alcuni anni. È questa una delle proposte contenute nel programma elettorale di Lorenzo Alessandrini, candidato sindaco alle prossime elezioni comunali di Seravezza il prossimo 3 e 4 ottobre.

Lo strumento urbanistico è fermo dal 2009 sia nella parte strutturale che in quella operativa. Bisogna coordinare in modo intelligente e flessibile le norme comunali con quelle sovraordinate. Dovremo agevolare – spiega Alessandrini – il più possibile il recupero del patrimonio edilizio esistente, in particolare nella collina. Deve essere dato un incentivo alle giovani famiglie in termini di riduzione di oneri, destinato al ripopolamento delle frazioni montane, un aspetto di presidio e di prevenzione territoriale di vitale importanza per tutti: per ogni famiglia residente o che prenderà residenza in un’unità immobiliare in un borgo montano ristrutturandola, il comune potrebbe rimborsare, direttamente o con altre agevolazioni, l’intero ammontare degli oneri comunali dovuti, con obbligo di residenza per un certo numero di anni ed eventuale restituzione in caso di vendita anticipata”.

“Nella piana invece un incentivo vorremmo riconoscerlo alle persone sotto i 40 anni che ristrutturano un’unità immobiliare, mediante uno sconto di oneri del 50%, anch’esso vincolato all’obbligo di residenza per 5 anni – conclude il candidato sindaco -. Sempre per le giovani famiglie, bisogna prevedere una percentuale di edilizia convenzionata in forma di villette a schiera. Serve infine maggiore flessibilità nei cambi di destinazione, soprattutto per i fondi a piano terra e i vecchi laboratori in zone urbane e nei borghi antichi. Tutto questo assicurando tempi e procedure compatibili con l’esigenza sempre più urgente di un rilancio immediato dell’edilizia, e quindi dell’economia. Se tira l’edilizia, va bene tutto, tutto si muove”.

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