Fiom: “Perini Navi, aprire un tavolo regionale”

Braccini e Riva: "Finora ci sono stati soltanto annunci"

Perini Navi, tanti annunci e nessun fatto. Lo dicono Massimo Braccini, segretario generale Fiom Cgil Toscana e Nicola Riva, segretario Fiom Cgil Versilia.

“Si susseguono – affermano – annunci che si contraddicono riguardo le prospettive di Perini navi, per quanto ci riguarda continuiamo a tenere a riferimento il progetto industriale che abbiamo sottoscritto. Erano previste 40 assunzioni, ed a questo punto ci aspettavamo un cantiere in movimento, con inizio di nuove costruzioni, con centinaia di lavoratori tra dipendenti e appalti all’interno dell’area produttiva, invece l’azienda di fatto é ferma, le palazzine degli uffici sono deserte, le barche a vela che erano all’interno dell’azienda sono state trasferite e non ci  sembra che nemmeno a Marina di Carrara le cose vadano a gonfie vele”.

“Una situazione – aggiungono – che a nostro avviso deve essere oggetto di un incontro istituzionale a tutti i livelli, ad iniziare dal Comune di Viareggio, che sarebbe bene che ogni tanto aprisse le porte del consiglio comunale per fare un dibattito aperto sulla situazione del mondo del lavoro in Darsena e sulle prospettive di Perini navi. Il mondo della nautica sta cambiando a seguito anche delle sanzioni agli armatori russi, vanno valutati di nuovo attentamente i piani industriali delle imprese. In un mercato così complesso e pieno di incognite, le acquisizioni non devono essere solo stimate nella logica del libero mercato, ma devono essere il frutto di analisi e confronti tra tutti i soggetti interessati. Per questi motivi va aperto un tavolo permanente in Regione Toscana sulla nautica e andrebbe ripreso il confronto anche sulla definizione di un protocollo di settore e per la buona occupazione. Le istituzioni su questo settore hanno tutte le possibilità di poter intervenire, ad iniziare da una verifica sulle concessioni demaniali che dovrebbero essere rilasciate in relazione al rispetto dei piani industriali e occupazionali. L’iniziativa economia privata é libera, ma non può mai svolgersi in contrasto con l’utilità sociale. La Fiom Cgil ed i lavoratori giudicheranno nel merito i piani di rilancio e si batteranno per i diritti, per uno sviluppo nell’interesse collettivo e non del profitto privato, e contro qualsiasi tipo di arretramento delle condizioni di lavoro”.

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