‘Mentinclusive, tra opportunità e diversità’, presentato il corso di formazione sulle dipendenze

Si svolgerà nella giornata del 22 marzo a palazzo Mediceo a Seravezza con ospite la criminologa e giornalista Anna Vagli
“Questa terza edizione del corso – ha commentato il vicepresidente del consiglio regionale, Marco Casucci – rappresenta un’importante occasione per approfondire e promuovere le pratiche di didattica inclusiva, valorizzando la diversità come risorsa fondamentale nel processo educativo; l’obiettivo principale è quello di offrire a educatori, studenti e professionisti del settore strumenti e metodologie innovative per garantire un’educazione accessibile e di qualità per tutti”.
Casucci ha presentato a Palazzo del Pegaso Mentinclusive, tra opportunità e diversità, ideato e promosso dall’assessorato alluIstruzione, inclusione e pari opportunità di Seravezza, e curato da Fials Formazione, in collaborazione con l’ordine degli avvocati di Lucca.
Come ricordato, Menti libere dalle dipendenzesi svolgerà nella giornata del 22 marzo – tra sessioni plenarie, workshop tematici, tavole rotonde, esposizioni e mostre – a Seravezza.
“La scelta del Palazzo Mediceo come sede dell’evento non è casuale – ha continuato Casucci -. Questo edificio storico, patrimonio dell’Unesco, rappresenta un simbolo della nostra ricca eredità culturale e offre un ambiente ideale per ospitare un’iniziativa che guarda al futuro dell’educazione con occhi attenti al passato”.
“In un contesto sociale sempre più eterogeneo, la scuola ha il compito fondamentale di accogliere e valorizzare ogni individuo, indipendentemente dalle sue peculiarità. MentInclusive si pone come un faro in questo percorso – ha concluso il vicepresidente – offrendo spunti e strumenti per costruire una scuola realmente inclusiva, dove la diversità non sia vista come un ostacolo, ma come una straordinaria opportunità di arricchimento reciproco”.
“Mentinclusive è un punto di riferimento non solo per il comune di Seravezza, che ringrazio per l’apertura e l’impegno a lavorare su temi così delicati e quanto mai attuali – ha sottolineato il consigliere regionale Massimiliano Baldini – infatti travalica il territorio comunale e la stessa presentazione in questa sede è davvero un viatico di prospettiva, nel suo ampio respiro può essere un segnale per l’intera comunità regionale”.
Ma come è nato questo progetto?Fondamentalmente guardando all’inclusività non come a qualcosa di astratto, ma come ad un concetto fruibile e sul quale intervenire, rispondendo a più voci. Questo il cuore di Mentinclusive, come spiegato da Valentina Mozzoni, assessore all’Istruzione, Inclusione e Pari opportunità.
“Su tale scia si è costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare – ha spiegato Mozzoni – con figure operanti nei settori sanitari ed educativi, per comprendere l’impatto che le dipendenze hanno a livello socio-sanitario e scolastico, e che in questa terza edizione comprende anche i connessi risvolti giuridici e sanzionatori, per fornire gli strumenti giusti a chi ne ha bisogno”.
La giornata di approfondimento sulle diverse forme di dipendenza, infatti, intende fornire ai partecipanti le skills necessarie per identificare, trattare e mitigare le criticità causate dalle dipendenze, dalle nuove sostanze psicoattive alla ludopatia, passando per il gaming patologico, che modificano e influenzano le vite di molte persone.
Per Francesco Spina, avvocato penalista e segretario dell’Ordine di Lucca, “in queste tematiche è fondamentale l’approccio multidisciplinare e come Ordine degli Avvocati abbiamo trovato naturale partecipare a questo corso di formazione”.
Anna Serra, psicologa giuridica: “La dipendenza non è solo un problema individuale, non riguarda solo chi ne è direttamente coinvolto, ma l’intera società. Oggi non è solo un momento di riflessione, ma di responsabilità, abbiamo gli strumenti per intervenire. Sta a noi decidere di farlo”.
Martina Federici, psicologa psicoterapeuta, ha parlato di Mentinclusive come di “un’importante occasione per sensibilizzare la comunità su temi cruciali come l’inclusione e la prevenzione delle problematiche relazionali. Grazie a eventi come questo, possiamo sensibilizzare e formare tutte le persone coinvolte nei percorsi educativi e di sostegno sociale per costruire una società più inclusiva, consapevole e autonoma”.
Silvia Tofanelli, psicologa psicoterapeuta e rappresentante della cooperativa sociale l’Abbraccio, che si occupa di sostegno alla genitorialitá, elaborazione del trauma con particolare attenzione al maltrattamento e alle esperienze sfavorevoli infantili, ha spiegato: “Lavoriamo nell’ambito della fragilità e potenziamento di risorse con particolare focus sulle comunità mamma bambino, Centro accoglienza straordinario per minori Stranieri non Accompagnati e progetti di Housing. Al loro interno, l’obiettivo è andare verso l’indipendenza a 360 gradi. Per questo – conclude -, parlare e lavorare con le dipendenze e sulle dipendenze è così importante attraverso il lavoro di rete”.
Una rete in cui troviamo anche il sindacato Fials: “partecipiamo a questo importante evento con soddisfazione – ha affermato il segretario provinciale Daniele Soddu – le dipendenze coinvolgono sempre più la società nel suo complesso, ed è giusto affrontarle insieme; in tale contesto saremo presenti al corso anche come coordinamento donna”.
Appuntamento al palazzo Mediceo a Seravezza, quindi, nel segno dell’inclusione e della libertà da dipendenze. Sarà super ospite Anna Vagli, criminologa e giornalista.