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Speculazione nell’area delle Pioppete, le associazioni ambientaliste versiliesi scrivono ai vertici della Regione

20 agosto 2025 | 12:50
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Speculazione nell’area delle Pioppete, le associazioni ambientaliste versiliesi scrivono ai vertici della Regione

Le organizzazioni sottolineano: “Abbiamo evidenziato i benefici che l’intera comunità trarrebbe dalla sua salvaguardia”

Legambiente Versilia, Amici della Terra Versilia, Associazione Tutela Ambientale della Versilia e Wwf Alta Toscana scrivono una lettera aperta al Presidente, alla Giunta e al Consiglio della Regione Toscana sulla questione della minaccia di speculazione nell’area delle Pioppete, a Pietrasanta.

“Ciò che si legge sulla cronaca locale di questi giorni – affermano le associazioni – è una corsa contro il tempo che singoli privati, per aggirare la scadenza della variante urbanistica, intraprendono per assicurarsi che il trend del consumo di suolo in Toscana non rischi di scendere sotto gli standard più volte denunciati da scienziati e Ispra”.

“La transizione ecologica? La lotta ai cambiamenti climatici? Il rispetto delle recenti normative europee sul ripristino della natura? – si chiedono – Tutti aspetti secondari se paragonati alla irrefrenabile cupidigia che l’uomo sa ben soddisfare, anche a costo di compromettere la propria esistenza, di mettere in difficoltà le generazioni future, i tanto amati figli”.

Nella fattispecie si parla di sacrificare un piccolo ma significativo lembo di terra, quello de Le Pioppete appunto, sul quale le scriventi Associazioni avevano a tempo debito inviato contributi consistenti alla discussione della Variante al regolamento Urbanistico, proprio quella che sta per scadere, per evitare che si perpetrasse lo scempio a cui era già stata sottoposta nel corso degli anni la restante area del Portone, con la perdita di decine di ettari di aree rurali e di residui di prezioso bosco mesofilo (habitat prioritario tutelato dalla direttiva Habitat 92/43/CEE recepita in Italia nel 1997 attraverso il Regolamento Dpr 8 settembre 1997 numero 357  modificato ed integrato dal Dpr 120 del 12 marzo 2003, codice: 91E0 con copertura di bosco igrofilo dominato da Alnus glutinosa)”.

“Le osservazioni furono reiterate – proseguono – a seguito della presentazione degli elaborati per il piano conoscitivo soggetti a copianificazione e per questo motivo inviati ai competenti Uffici Regionali nella speranza che facendo sentire la voce di chi tutela gli interessi comuni, quelli che sono a beneficio di tutti e non di singoli privati, si facesse presa sulla sensibilità e il buon senso di chi è deputato a decidere

“L’area in oggetto è piccola – specificano – ma è una delle poche che sono resistono alla devastazione operata dall’uomo su questo lembo di Toscana. Nelle osservazioni che avevamo inviato si erano evidenziati i benefici che l’intera comunità trarrebbe dalla sua salvaguardia, benefici relativi al benessere fisico, alla tutela del rischio idraulico, alla lotta alla siccità, alla mitigazione dei cambiamenti climatici, per non parlare dell’incremento della biodiversità , irresponsabilmente meno gettonata , ma non meno importante”.

“Caro Presidente – concludono – le chiediamo di riflettere ed insieme agli Uffici regionali competenti di prodigarsi per salvare questo lembo di terra versiliese nel rispetto delle normative esistenti ed in particolare della nostra Costituzione che tutela il Paesaggio, l’Ambiente, La Biodiversità come beni inalienabili dello Stato (articolo 9) sottolineando che gli interessi economici privati  non possono avere agio sul benessere e la salute del Cittadini e dell’Ambiente (articolo 41)”.