Angelini: “Con la politica degli annunci non si fa il bene del lago di Massaciuccoli”

“Con la politica degli annunci non si fa il bene del lago di Massaciuccoli”. A dirlo è Fortunato Angelini, esponente dell’opposizione al Consorzio di bonifica del Bientina: “Presidente – spiega – si impegni a far funzionare e realizzare le scelte fatte da tempo dal consorzio per migliorare le acque del lago, senza timore o paura di chi c’era prima di lei. Sul lago si notano molti annunci del Consorzio, ma pochi interventi nuovi rispetto al passato e nemmeno la valorizzazione di quello che già è stato fatto e che funziona. Si legge sulla stampa del 13 luglio, di una ulteriore sperimentazione di fitodepurazione delle acque, con metodo nuovo, utilizzando un’alga prodotta in serra, tecnica in fase di sperimentazione a Siena. Un finanziamento non ancora stanziato di soli 100mila euro”.

“Ben vengano – prosegue – tutte le iniziative in collaborazione con le università, rivolte alla salvaguardia delle acque del lago e dell’intero bacino. E’ importante infatti che il Consorzio continui a investire nella ricerca scientifica, ma non comprendiamo perché si continui a ritardare l’ampiamento deciso dalla Regione, dell’impianto esistente, che ha già dimostrato di funzionare e portare beneficio al lago. L’area di San Niccolò, realizzata dall’ex Consorzio nel 2012 per un costo di 500mila euro ha ottenuto risultati strabilianti. Unica nel suo genere e per questo attenzionata dal mondo scientifico a livello europeo, seguita dal gruppo di lavoro del professor Bonari della scuola Sant’Anna di Pisa, eccellenza italiana, ha soddisfatto tutto il mondo scientifico e ambientalista, tanto che i risultati prodotti convinsero la Regione a stanziare 2,4 milioni di euro, che giacciono dormienti nelle casse del consorzio da 5 anni”.
“Perché il consorzio non ritiene strategico l’impianto già realizzato – conclude – che rappresenta una soluzione reale rispetto all’emergenza eutrofizzazione del Lago di Massaciuccoli, che da anni vede tanti soggetti autorevoli riuniti attorno al suo capezzale? Perché il consorzio non valorizza adeguatamente un investimento pubblico di 3 milioni di euro, reali e già incassati, preferendo procedere a colpi di annunci di progetti sperimentali, con risorse limitate non ancora disponibili? La sensazione è che siamo passati dalla comunicazione del ‘già fatto’ a quella del faremo. Che sia forse finalizzata ad altri obiettivi?”.

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