Neri: “Urbanistica, amministrazione incapace di gestire le pratiche”

“Due su due è un bel risultato. Vi ricordate l’interrogazione del gruppo consiliare Pd sulla casa fatta costruire il doppio di quanto consentito dalle normative? Ebbene, a seguito della nostra interrogazione gli uffici hanno risposto che in via prudenziale, per non ledere gli interessi del privato, l’mministrazione ha proceduto all’archiviazione del procedimento di annullamento del permesso. Con una postilla non indifferente, però. Si fa presente che se ci sarà un pronunciamento della procura della Repubblica, in base alla segnalazione fatta dagli stessi vigili urbani di Pietrasanta, tutto sarà annullato e, in quel caso sì,  con gravi danni al privato e con una figuraccia del Comune”. Così il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Ettore Neri.

“Ma la cosa che ci lascia perplessi – prosegue Neri – è che nella risposta alla interrogazione da parte degli uffici competenti si legge, anche se con dichiarazioni involute e confuse, che l’intervento non è legittimato. Allora se l’intervento non è legittimato, che cosa farà il Comune? Perché di solito – e quando si tratta di comuni cittadini – l’amministrazione, quando ritiene un titolo edilizio non legittimato, interviene chiedendo il ripristino. Attendiamo dunque azioni da parte del Comune, perché altrimenti non sapremmo come definire questo atteggiamento. Inoltre facciamo un’altra domanda: come farà il privato a dare la conformità finale con l’abitabilità se il titolo edilizio, secondo il Comune, non è legittimato? Grande confusione ma un fatto è certo: i nostri interrogativi erano pienamente centrati e l’Amministrazione Comunale, silente su tutto questo, dimostra incompetenza o estreme subalternità agli interessi privati dimenticandosi delle regole, delle norme e dell’equità. Se il fabbricato non fosse stato di proprietà del padre dell’assessore Bresciani il comportamento tenuto dal sindaco sarebbe stato lo stesso?”.
“Venendo invece all’interrogazione sulla “pagoda” abusiva al bagno Twiga – prosegue la nota – anche qui possiamo affermare che avevamo ragione in pieno. Infatti, gli uffici comunali hanno risposto che non c’erano autorizzazioni né edilizie né paesaggistiche, né tanto meno demaniali: ossia abuso su tutti i fronti. Il sindaco anche in questo caso ha dimostrato la sua completa inadeguatezza ma non solo: ha parteggiato per chi ha fatto un abuso grosso come un appartamento sul mare, dimostrando che per lui ci sono due pesi e due misure. Per i cittadini che fanno un abuso per necessità perché altrimenti sarebbero costretti a vivere in strada si mandano i vigili, si sequestra e si intima la demolizione in tempi record – come la legge impone, per carità – però per i ricchi, i potenti e gli amici politici tutto si giustifica, si fa passare il tempo e si minimizza. Questi due episodi sono molto gravi e connotano questa amministrazione come disattenta alla tutela del territorio e incapace di gestire con correttezza le dinamiche amministrative”:

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