Comune minaccia azioni legali per un post su Facebook, Forza Italia: “Reazione sproporzionata”

“I cittadini non sono i nemici di un’amministrazione ma le prime sentinelle del territorio: minacciare il ricorso alle vie legali, seppur a fronte di un post un po’ ‘esuberante’, significa negare ogni possibilità di critica e confronto”: il coordinamento comunale di Forza Italia a Massarosa stigmatizza la decisione del sindaco Franco Mungai di minacciare il ricorso alle vie legali nei confronti di una cittadina, autrice di un post all’interno di un gruppo Facebook dedicato alle problematiche locali.
Oggetto degli strali della cittadina di Massarosa sono le condizioni della scuola primaria di Bozzano, giudicata poco sicura. Nel suo post la cittadina dava dei “ladri” all’amministrazione comunale, da cui la raccomandata con richiesta di immediata rimozione del post ingiurioso.

“Siamo i primi sostenitori e fautori di una discussione che sia civile e moderata nei toni – afferma il coordinatore forzista Stefano Baroni – ma la reazione dell’amministrazione comunale ci sembra veramente sproporzionata. È vero, erano state scritte parole non proprio lusinghiere, ma avremmo preferito che il buon senso (istituzionale) prevalesse sul più facile pugno di ferro”.
Più adeguato e conveniente per tutti sarebbe stato, secondo Baroni, contattare sì la cittadina, ma per invitarla in Municipio, in una delle giornate di ricevimento, a esporre meglio le problematiche che le erano state segnalate: “Sono certo – aggiunge il coordinatore – che il post ‘incriminato’ sarebbe stato cancellato comunque e che l’amministrazione avrebbe ricevuto indicazioni utili, per controlli o interventi mirati sul territorio. Questo è quello che avrei fatto io ma evidentemente il buon senso, oggi, non è di casa in piazza Taddei”.
“Il sindaco invia lettere perentorie ai cittadini di rimuovere post su Facebook e richiede le pubbliche scuse. Ma la stessa cosa l’ha fatta lui con me, accusandomi a mezzo stampa di un reato grave come l’apologia di fascismo arrecando un grave danno anche alla mia attività imprenditoriale – si aggiunge al coro di proteste il consigliere comunale Alberto Coluccini -. Per questo motivo ho aperto una procedura nei suoi confronti per calunnia e diffamazione”.
“Il sindaco faccia un comunicato di scuse pubbliche – conclude Coluccini -. Oppure, se non è capace di fare pubblica ammenda, non limiti questa richiesta ai cittadini esasperati dalle mancanze a volte anche gravi della sua amministrazione”.

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