A Viareggio l’assemblea pubblica sulla regionalizzazione

Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna hanno chiesto al Governo di ottenere l’autonomia differenziata dalla regionalizzazione per molte materie. Oltre che per sanità, ambiente, salute, contratti di lavoro, servizi, è richiesta ampia autonomia anche per istruzione e formazione: contratti e stipendi di insegnanti e personale Ata, finanziamento delle scuole (anche quelle paritarie) e percorsi educativi e formativi degli studenti. Cosa accadrà alla scuola pubblica se viene approvata? E’ possibile fermarla?, è il titolo dell’assemblea pubblica sulla regionalizzazione che si terrà domani (22 marzo), alle 17,30, al Dopolavoro ferroviario di Viareggio (via Machiavelli 257).

Molti gli interrogativi che saranno discussi: Se il progetto andrà avanti con il sostegno del Governo, che cosa ne sarà degli stipendi, dei contratti e degli orari di lavoro? Ci si potrà ancora trasferire da una regione all’altra? I finanziamenti delle scuole come cambieranno? E che cosa succederà all’omogeneità dei programmi didattici, agli esami nazionali, alla valenza di diplomi e titoli di studio e al diritto degli studenti di tutta Italia di ricevere un’istruzione? Che cosa si può fare per fermare al regionalizzazione?

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.