Rifiuti, scontro aperto Miracolo-Del Dotto sul finanziamento Ato

Rifiuti, è polemica in Versilia. Dopo la nota del Comune di Camaiore in cui afferma di essere destinatario di un finanziamento di oltre un milione di euro, non si fa attendere la lettera al sindaco da parte di Fabrizio Miracolo, presidente di Sea, che nega: “L’articolo 3 della legge regionale 25/1998 prevede che i soggetti destinatari dei contributi siano i gestori del servizio di raccolta rifiuti o i Comuni che operano in economia, tra i quali ad oggi non risulta il Comune di Camaiore. Attualmente – continua Miracolo – il gestore dell’igiene urbana sul territorio camaiorese è Sea Ambiente spa che pertanto è l’unico soggetto deputato a ricevere il finanziamento Ato in questione. Per quanto sopra detto spero si rimedi, nel più breve tempo possibile, alla madornale svista; vedi Del Dotto, sarebbe ora che tu facessi un passo indietro, responsabilmente, perché la Sea non è Fabrizio Miracolo e Camaiore non è Alessandro Del Dotto. Ho letto con piacere nei giorni scorsi che ti rammaricavi di non poter adottare un bambino; immagina quei bambini che legittimamente vorrebbero quella serenità familiare che per molti operatori è sospesa grazie a queste iniziative in attesa della sentenza del 23 maggio”. “Adotta quei bimbi nel tuo immaginario – conclude aspramente Miracolo – e fanne tesoro per le tue prossime iniziative”. 

Il sindaco del Comune di Camaiore ha risposto subito alle accuse: “La sua lettera mi amareggia ancora di più, se mai ce ne fosse stato bisogno – scrive Del Dotto – Lei mischia questioni personali ad affari amministrativi e politici, con l’odore di tutta la sua (vostra) paura per il tramonto di un rapporto contrattuale che non ha alcun collegamento con la mia o la Sua persona: perché in mezzo c’è l’interesse pubblico, quello strano oggetto a Lei sconosciuto e anche un po’ inviso. Le vicende del finanziamento Ato le (vi) sono evidentemente ben note e il suo intervento conferma, ahimé, la sua (vostra) aperta ostilità per una buona amministrazione, che – ben lavorando, in assenza di un gestore per via del contratto pacificamente scaduto – ha ottenuto un grande risultato. Nel riferirsi alla norma, trascura di nuovo che Sea non è più il gestore, e che pertanto – come lo stesso Ato ha ammesso – il Comune possiede tutti i requisiti per ricevere il finanziamento che, di fatto, suo (vostro) malgrado gli è stato assegnato. E mentre lei si cura delle mie vicende personali – continua – ignaro di ferire con me migliaia di persone che hanno in affidamento o adozione bambini e bambine, mi corre l’obbligo di richiamarla formalmente a svolgere con senso istituzionale ed educazione il suo ruolo, che dovrebbe portarla a impiegare il tempo in modo più utile per tutti, anche per Viareggio. Lo dovrebbe non a me, non solo al Comune che rappresento, ma a tutti quei cittadini che nella loro bolletta Tari mettono i soldi per il suo compenso”.

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