Legittima difesa e uso delle armi, incontro al Gamc

La riforma sulla legittima difesa e il pericolo di una maggiore diffusione di armi nel nostro paese: è di scottante attualità l’argomento del convegno in programma sabato (4 maggio) dal titolo Sicurezza personale o insicurezza collettiva? Analisi della riforma della Legge sulla legittima difesa a un mese dall’entrata in vigore e sulle possibili conseguenze in materia di detenzione di armi da fuoco.
L’appuntamento è alle 10 nella sala Pieraccini della Galleria di arte moderna e contemporanea di Viareggio a Palazzo delle Muse.

L’evento è organizzato dall’associazione Ognivolta – associazione familiari e amici di Luca e Jan – Onlus, in collaborazione e col patrocinio del Comune di Viareggio.
Il confronto verterà su un’analisi chiara e oggettiva della legge nuova legge, aldilà degli slogan e degli allarmismi, oltre a una riflessione sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini, e di conseguenza sulle diverse posizioni rispetto alla legittima difesa e alla possibile conseguente detenzione di un’arma per esercitarla.
Dopo i saluti istituzionali da parte dell’amministrazione comunale, interverranno Domenico Manzione, magistrato che analizzerà la legge sulla legittima difesa; Giorgio Beretta (Analista dell’osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa – Opal di Brescia); Luca Di Bartolomei, figlio del calciatore suicida nel 1994, che si occupa attivamente di sensibilizzazione sul pericolo della detenzione delle armi e autore del libro Dritto al cuore contro la cultura delle armi; Stefano Iannaccone, giornalista di politica e cronaca estera e addetto stampa di Possibile.
Modera l’incontro il giornalista di Repubblica Riccardo Staglianò.
Ognivolta Onlus nasce in seguito al tragico fatto di cronaca del 23 luglio 2010, quando Luca Ceragioli e Jan Hilmer furono uccisi presso la Gifas Electric di Massarosa, dall’ex collaboratore Paolo Iacconi che sparò a entrambi uccidendoli e suicidandosi a sua volta nei bagni dell’azienda.
Racconta Gabriella Neri, moglie di Luca Ceragioli e presidente dell’associazione: «Quello che fin da subito abbiamo compreso, nello sgomento del grande dolore per una morte così assurda, è che qualcosa a livello legislativo non aveva funzionato. L’omicida aveva un passato di gravi problemi psichiatrici, TSO e tentativi di suicidio, e numerosi accessi nel reparto psichiatrico dell’ospedale, e nonostante questo deteneva ancora un’arma e una regolare licenza di porto d’armi ad uso sportivo, che gli ha permesso di compiere un atto così efferato. Per questo Ognivolta Onlus da anni si batte sia a livello legislativo, sia attraverso la sensibilizzazione delle collettività, per un maggior controllo sull’uso delle armi da fuoco in Italia».
“La legge sulla legittima difesa produrrà come effetto una progressiva e inarrestabile diffusioni di armi leggere tra la popolazione – commenta l’assessore Gabriele Tomei – avviando una spirale di insicurezza che già vediamo in paesi come gli Usa da cui ci arrivano costantemente drammatici bollettini di stragi inaudite. È quindi fondamentale sostenere insieme a Ognivolta onlus questa battaglia contro la difesa illegittima e contro la cultura della giustizia fai da te”.

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