Rc Versilia: “Jovanotti, no a concerto a discapito di sicurezza e lavoro”

Sicurezza e lavoro, si incentra su questi due temi l’intervento della federazione della Versilia di Rifondazione Comunista sulla questione del concerto di Jovanotti al Muraglione dopo il post polemico dell’artista e l’adesione del sindaco GIorgio Del Ghingaro.

“A Jovanotti – dice Rifondazione – di cui amiamo i testi pacifisti e che saremo ben felici di ospitare nella nostra città, ribaltiamo tuttavia la domanda: come mai le prescrizioni di sicurezza adottate a Viareggio non sono state applicate nelle altre località del suo tour? Ci lascia esterrefatti che sulla stessa lunghezza d’onda si sia posto anche il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, ed esprimiamo invece il nostro pieno appoggio alle disposizioni stabilite dalla prefettura, che fortunatamente ha assimilato la manifestazione a ciò che realmente è, cioè ad un concerto, a cui si applica la circolare Gabrielli”.
“Riterremmo grave che si possa prendere in considerazione un alleggerimento delle disposizioni di sicurezza – prosegue la nta –  solo in seguito a forti pressioni politiche e di opinione, seppur provenienti da istituzioni e personalità influenti. Noi pensiamo che la sicurezza di concerti e grandi eventi non sia mai troppa: ancora vivida nei nostri occhi è la tragedia di qualche mese fa che coinvolse il concerto di Sfera Ebbasta ad Ancona. E siamo ben coscienti del fatto che troppo spesso nel mondo dell’intrattenimento versiliese si ignorano i limiti di capienza degli eventi per massimizzarne i profitti. Pensiamo che se davvero Jovanotti vuole dare un esempio diverso dell’intrattenimento selvaggio e irrispettoso, dovrebbe iniziare dal rispetto per il lavoro di tutti, dai professionisti che si occupano di garantire la sicurezza delle 40mila persone attese a coloro che si occuperanno di tenere pulita la spiaggia, che meriterebbero un vero salario e non l’insulto di venire pagati con un panino ed una pacca sulla spalla. E il lavoro di chi differenzierà i rifiuti va pagato, perché non si tratta di un concerto di beneficenza, né di una manifestazione ad ingresso gratuito come il Croda o il carnevale estivo, di cui pure ci sarebbe bisogno come il pane per offrire momenti di aggregazione per i giovani, ma di una attività economica a tutti gli effetti che utilizza la nostra spiaggia per fare profitto: e al profitto di pochi, almeno, deve corrispondere un ritorno economico per molti”.
“Anche per rispetto a quei lavoratori che si troveranno ad affrontare maggiori disagi a causa dell’organizzazione del concerto – conclude Rc – Da chi lavora nei cantieri della darsena, e viene scandalosamente “invitato” da alcune direzioni aziendali a prendere i giorni di permesso per non sovraccaricare i parcheggi, a chi dovrà garantire assistenza sanitaria alle 40mila persone attese. Un segnale molto positivo in questo senso arriverebbe con una risposta alla lettera aperta che i lavoratori della sanità hanno inviato ieri a Jovanotti stesso, in cui evidenziano le problematiche della categoria che li porteranno a scioperare il prossimo 30 luglio. Solo in questa cornice il Jova Beach Tour può essere un’occasione di rilancio del turismo e della cultura locali”.

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