Piano integrato del Massaciuccoli, le associazioni ambientaliste: “Ora massimo coinvolgimento”

Piano integrato del parco del Massaciuccoli, le associazioni ambientaliste Amici della Terra Versilia, Legambiente Pisa, Legambiente Versilia, Wwf Alta Toscana, auspicano il più ampio coinvolgimento di tutti i soggetti che vivono il Parco “con l’augurio che – si legge in una nota – questo avvenga quanto prima per contribuire ai contenuti che lo costituiranno e per promuovere e condividere una visione consapevole dell’eccellenza che il Parco rappresenta in un’area intensamente urbanizzata come la Piana Pisana e della Versilia. Una visione dove venga sottolineato il ruolo vitale che la Biodiversità del Parco svolge nella rinnovabilità di risorse preziose come acqua e aria e nella mitigazione del clima”.

“L’estate torrida che si sta vivendo ci dà una misura di cosa sarebbe stato senza il parco o comunque con un territorio più indebolito e frammentato. Un valore che nel 2004 ha portato al riconoscimento di Riserva della Biosfera del programma Mab Unesco con il nome di Selva pisana, ampliata nel 2016, verso il Monte Pisano, le Colline di Livorno e di Massarosa, con l’istituzione della Riserva della Biosfera delle Selve Costiere di Toscana. Riserva della biosfera delle Selve Costiere di Toscana che, con il nuovo piano, si chiede di includere nei confini del Parco e andare oltre. Infatti, i tempi e le ricerche sono maturi per proporre un incremento dei siti di interesse comunitario del Parco e delle relative zone speciali di conservazione, sia sul litorale pisano che su quello versiliese con la costituzione di un ‘sic discontinuo’ che includa nel parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Un sistema che i Versilia è costituito da 5 zone di eccellenza: le dune di Forte dei Marmi, il Lago di Porta, la Versiliana, il Giardo, l’area della Peschiera, l’area del Magazzeno, alle quali collegare i corridoi ecologici fluviali da riqualificare previsti dal Pit costituiti: dal fiume Versilia, dal torrente Baccatoio, dal fiume Camaiore e i vari frammenti di habitat interclusi nell’area urbanizzata. Un sistema su cui l’Unione dei Comuni della Versilia sta preparando un protocollo d’intesa per richiedere alla Regione di avviare la procedura di riconoscimento europea. Un avvio di procedura che può trovare sinergie nella realizzazione del nuovo piano integrato del parco, costituendo una garanzia per la difesa di territori caratterizzati da ambienti e paesaggi unici, intrisi di storia e di cultura, difendendoli dall’avidità speculativa di chi pensa di appropriarsene per sfruttarli a soli fini economici cancellandone l’identità”.

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