Sicurezza nelle cave, Consiglio regionale chiede maggiori controlli

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità e senza dibattito in Aula una mozione che impegna la Giunta regionale ad attivarsi per giungere a un primo “monitoraggio, circa le attività portate avanti dai soggetti preposti all’attuazione del protocollo per la salvaguardia della legalità e la promozione dello sviluppo sostenibile dell’attività estrattiva nel distretto apuo-versiliese”. L’atto, presentato da Stefano Baccelli e sottoscritto da Fiammetta Capirossi, entrambi del Pd, chiede alla Giunta di avviare anche “un confronto con le istituzioni locali, le rappresentanze economiche e sociali interessate dalla filiera del marmo in Versilia”, per verificare l’appropriatezza del protocollo riguardo “i controlli ambientali nelle piccole aziende della filiera del marmo e la congruità delle prime sanzioni comminate”.

Infine, la mozione impegna la Giunta a valutare “ogni possibile azione consentita dalla normativa nazionale”, allo scopo di “semplificare ulteriormente le procedure di autorizzazione unica ambientale” per quelle attività “di trattamento del marmo le cui emissioni risultano scarsamente rilevanti agli effetti dell’inquinamento atmosferico”.
In narrativa, i proponenti del testo ricordano che il protocollo è stato sottoscritto dalla Regione nel giugno del 2016, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza sul lavoro, coordinare e monitorare le attività dei vari soggetti coinvolti nella salvaguardia della legalità e nella promozione della sostenibilità dell’attività estrattiva, il rispetto dell’ambiente e dell’assetto idraulico e idrogeologico e, più in generale, la corretta coltivazione delle cave. L’invito alla Giunta, spiegano ancora i consiglieri nella parte narrativa, nasce da quanto emerso nella nota della Cna a proposito dell’assemblea delle aziende del settore del marmo tenutasi lo scorso 25 ottobre e durante la quale sono state espresse “perplessità circa determinati aspetti legati ai controlli alle imprese”. In particolare le preoccupazioni riguardano i controlli su problematiche ambientali condotti nelle imprese dalla capitaneria di porto, “che in molti casi hanno portato a sanzioni molto rilevanti”.

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