Piano strutturale, sindaco: “Volumi zero? Inutile” foto

“Fare un piano a volumi zero sarebbe inutile se vogliamo lo sviluppo della città dal punto di vista dei servizi e delle infrastrutture”. Il sindaco Alessandro Tambellini è chiaro sul significato del piano strutturale, di recente adottato, dopo una battaglia in Consiglio. Un tema, quello dell’urbanistica, che continua ad essere di attualità e di cui si è tornati a parlare in una pausa dei lavori dell’open day dedicato allo strumento urbanistico all’ex Cavallerizza di piazzale Verdi.

Il sindaco Tambellini, affiancato dall’assessore all’urbanistica Serena Mammini, difende l’importanza e la validità delle scelte della sua amministrazione, e torna su alcuni punti caldi e oggetto di discussione, dal dimensionamento al casello di Mugnano, dalle case Erp agli assi viari.
“Quello di oggi – spiega l’assessore Serena Mammini – è la fine di un primo percorso di informazione alla città relativa al piano. Si è trattato di un lavoro importante, che si è concluso lo scorso 15 giugno con la pubblicazione con il Burt, ma ora si apre una fase altrettanto importante con le osservazioni che potranno essere depositate fino al prossimo 15 di agosto. In questo senso gli uffici saranno a disposizione due volte alla settimana e anche durante questo open day sono stati distribuiti all’ingresso i moduli per la presentazione delle osservazioni”. “Si tratta – spiega ancora l’assessore – di un piano complicato perché è complicata la normativa sul governo del territorio, che poi troverà una sua traduzione in termini puntuali nel piano strutturale”.
“Siamo a 15 anni – ricorda e aggiunge il sindaco – dal piano strutturale del 2001 che è stato seguito dal regolamento urbanistico del 2002 ed entrato in vigore nel 2004. Quel piano era ancora espansivo, tant’è che si parlava ancora della cosiddetta Lucca 2, come area di crescita della città nella piana verso Capannori. Noi, invece, abbiamo voluto adottare un piano non espansivo e che sia di larga tutela per il territorio e per il paesaggio, con la sua storia e la sua valenza estetica ed artistica. Un piano in cui viene dato largo spazio al riuso e alla riqualificazione urbana, soprtutto delle periferie e al recupero degli immobili dismessi, che sono tali perché sono cambiate profondamente le condizioni produttive della nostra città”.
E a chi parla di cementificazione del territorio e possibile consumo di suolo, sulla base delle tabelle di dimensionamento allegate al piano Tambellini rispone a chiare lettere: “Non si tratta di nuova cementificazione – spiega – ma per larga parte di possibilità di recupero dell’esistente all’interno dell’area già urbanizzata. E comunque, anche nel caso di nuove costruzioni, esiste la necessità di stabilire nuove funzioni a verde, nuovi parchi e nuovi servizi. Il nuovo va in quella direzione lì, che significa anche continuare a dare la possibilità di vivere in aree più distaccate ma allo stesso tempo capaci di fornire servizi e funzioni”.
“Fare un piano a volumi zero – spiega ancora – è inutile perché ci negheremmo ogni possibilità di intervento. Si blocca tutto anche ogni possibilità migliorativa. E poi, comunque, ci sarà il piano strutturale che dialogherà con il piano operativo ed il piano delle funzioni. Una cosa, comunque, posso dirla con certezza: l’epoca delle villette a schiera che nascevano come funghi e che hanno anche saturato il mercato è finita. Il piano strutturale parla di quantità previste nei prossimi 15 anni di cui il 50 per cento possono essere realizzate nei primi cinque anni e per tutte le funzioni, compree quelle che richiedono un intervento pubblico. Si vuole fare una strada, ad esempio? Si rientra sempre in quelle quantità lì”.
Nel piano strutturale si parla, comunque, della necessità di provvedere nuove abitazioni di edilizia residenziale pubblica: “Anche in questo caso – dice Tambellini – si dorebbe dare spazio al recupero dell’esistente. E sicuramente esiste la necessità di dare migliore qualità alle costruzioni, perché non è detto che le case Erp debbano essere di cattiva qualità o impatti. Certo, forse occorrerebbe intervenire sulle normative e sui costi per la realizzazione delle case di edilizia popolare”.
Un cenno anche agli assi viari e al casello di Mugnano: “Quella del casello di Mugnano – tuona Tambellini – è una delle più grandi bufale che si sono create intorno al piano strutturale. Quello che si è previsto è una fascia di rispetto che permetterà di valutare con studi di fattibilità se è utile o non è utile farlo. Se così si ritenesse abbiamo già tutto pronto per poter iniziare la progettazione del nuovo casello”. Sul perché di tanta polemica interviene l’assessore Mammini: “Forse perché – spiega – un piano strutturale fatto dalla giunta Tambellini rappresenta una vera rivoluzione”.
“Bisogna poi chiedersi – conclude il sindaco – se le infrastrutture fondamentali le vogliamo oppire no. Per conto mio le reputo fondamentali, se vogliamo cambiare qualcosa, come ad esempio non vedere più i camion in circonvallazione o i bilici che svoltano per San Concordio per raggiungere l’area di Mugnano”.

La mostra sul piano strutturale
Resterà visitabile anche domani (sabato 25 giugno) e domenica 26 la mostra sul piano strutturale allestita direttamente dal Comune alla Cavallerizza di piazzale Verdi in occasione dell’open day di quest’oggi dedicato, appunto, ai contenuti dello strumento urbanistico adottato dal consiglio comunale lo scorso 31 maggio e che dopo la pubblicazione sul Burt è entrato adesso nella fase delle osservazioni (15 giugno-16 agosto). Attraverso una trentina di tavole, la mostra della Cavallerizza presenta una parte del quadro conoscitivo che riguarda lo stato attuale del territorio del comune di Lucca, nonché il quadro geologico e quello sismico. Sono inoltre state esposte tutte le cartografie che presentano il quadro propositivo di ciò che verrà realizzato: fra queste ad esempio ci sono tutte le previsioni relative alla viabilità. Anche domani e domenica dunque, i cittadini che vorranno avvicinarsi al piano strutturale, potranno farlo visitando la mostra della Cavallerizza, al mattino dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle16 alle 19.
Tutta la documentazione del Piano Strutturale e i moduli per la presentazione delle osservazioni sono a disposizione sul sito del Comune. Per tutto il periodo delle osservazioni l’ufficio urbanistica riceve su appuntamento i soggetti interessati ad avere chiarimenti nei giorni di martedì e giovedì dalle 9 alle 12. Per prenotarsi è possibile telefonare il lunedì mattina allo 0583.442547 o 442689.

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