Piano strutturale, il sindaco: Senza voto si blocca la città

Una lunga dissertazione sulla storia dell’urbanistica cittadina, e una difesa del piano strutturale realizzato con fatica in questi mesi dalla sua giunta. Il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, è intervenuto questo pomeriggio nella maratona del consiglio comunale sul piano strutturale per rispondere agli interventi, iniziati nella serata di ieri, dei consiglieri comunali di opposizione.
Il j’accuse è a chi ha governato la città negli anni Sessanta e Settanta: “La dignità del territorio – ha detto – in questo periodo è stata fatta fuori. La ‘grande saggezza del passato’ che qualcuno difende è stata capace di fare dei veri obbrobbri. E’ stata capace di mettere una zona industriale in ogni circoscrizione: è così a Castiglioncello, dove la strada è ampia solo tre metri e passa sopra un rio; è così a Sant’Alessio dove ci fu anche una raccolta firme per fermare l’espansione industriale lungo fiume. Questo è il passato della probità urbanistica, della saggezza urbanistica. E potrei continuare a iosa”.

“Quando si dice che un piano strutturale come questo ha potenze distruttive – dice entrando nel vivo – credo che si dicano enormi sciocchezze. Questo è un piano strutturale che rimette ordine all’interno di problemi sul lungo tempo trascinati. Ricordo peraltro, dice, che la variante di salvaguardia del 2012 scade a maggio e ogni operatività sul territorio diventerà impossibile. Qualunque mattone da spostare sarà impossibile. Ci rendiamo conto che per la legge 65/14 il territorio sarà bloccato senza nuovi strumenti? E’ questo il motivo per cui c’è necessità di portare in fondo questo piano. Noi abbiamo urgenza di mettere su strumenti urbanistici che servano alla comunità. Come si può rimettere in moto anche il lavoro se tutto si fermerà? Una nuova amministrazione potrà anche cambiare il piano strutturale perché su questa materia il consiglio comunale è sovrano. Ma non si dica che questo è un piano strutturale che stravolge la città perché si dice il falso. Se si vuol lasciare tutto com’è non occorre dotarci di strumentazioni urbanistiche. Ma noi siamo partiti dall’assunto di salvaguardare il paesaggio della campagna e tuttavia dobbiamo consentire interventi per necessità significative, per presidiare il territorio con la residenza, ad esempio in Brancoleria. Senza le persone il territorio non ha cura di sé”.
“Con questo piano strutturale – commenta – noi possiamo ricostruire la bellezza del nostro territorio, la campagna secondo le partizioni del passato, quando si immaginava una perfetta regimazione del territorio. Il territorio di campagna non potrà essere ulteriormente usurpato. Questo abbiamo fatto. Abbiamo necessità di intervenire sulle periferie. Ed è bene sgombrare il campo anche da altre imprecisioni. Per esempio, Campo di Marte. La maggior parte delle destinazioni dell’area sono pubbliche ma tocca all’Asl muoversi perché non è un immobile del Comune. Noi possiamo dare tutti i supporti e lo abbiamo fatto, ma la responsabilità è della proprietà”.
“Tutte le storie che si fanno sulla nuova edificazione sono appunto storie – continua Tambellini – Vogliamo dare nuova qualità e nuova bellezza all’esistente, se possibile, ed entro il margine del territorio urbanizzato. In tempi di grande difficoltà come questi noi abbiamo preso l’impegno di non far chiudere nessuna impresa, per quanto sia necessario prevedere delocalizzazioni importanti. Nostra intenzione è conservare le attività economiche perché sono ricchezza territoriale. Vogliamo tutelare la manodopera. Il futuro piano delle funzioni ci permetterà poi di dare nuova vita all’artigianato del centro storico, che ha comunque il problema degli affitti per le attività tradizionali”.
“Chi oggi parla di cemento – ha concluso il sindaco – o non sa cosa dice o non è in buona fede, non ha letto il piano strutturale. Richiamo al senso di responsabilità di questa assemblea. Ringrazio i consiglieri di maggioranza che con pazienza hanno sopportato le menzogne che sono state dette sul piano strutturale e sono qua per la città. Grazie, infine, all’ufficio e ai consulenti che hanno reso possibile questo piano”.

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