“Ci risiamo, a seconda di cosa piace sentirsi dire dall’interlocutore o per dispetto calcolato, il sindaco Giorgio Del Ghingaro tira fuori la ‘novità’ sulle fondazioni culturali della città. Si fondono Carnevale e Pucciniano, si fonde Pucciniano con la Versiliana, e così via, di volta in volta senza logica e finalità”. Così il Pd Viareggio va all’attacco sull’ipotesi di fusione delle Fondazioni. 

“Considerato che nel suo entourage è quasi del tutto assente chi si sia occupato di cultura e di fondazioni culturali – aggiunge il Pd – proviamo a dare qualche informazione al sindaco. Intanto, con la fusione di due fondazioni si peggiora la situazione economica di entrambe:  sarebbe quasi impossibile riuscire ad avere finanziamenti di qualsiasi genere, soprattutto statali o regionali, pari alla somma percepita singolarmente dalle fondazioni fuse (problema economico non da poco, visto che Pucciniano e soprattutto Versiliana versano in condizioni finanziarie gravissime). Il contributo di un milione che arriva dal ministero per il Festival Pucciniano come festival monografico come si concilierebbe con la fusione? Diventerebbe un grande Festival Puccinano sacrificando il nome della Versiliana? Secondo aspetto – va avanti il Pd -: quando il ministero auspica fusioni si rivolge soprattutto agli enti lirici. Per quanto riguarda la Fondazione Festival Pucciniano da un po’ di tempo si sta approfondendo la fattibilità di una struttura complessa della costa tirrenica, che riguardi i teatri di Pisa Lucca e Livorno, questione complessa non liquidabile con semplici ‘boutade’. Altra cosa è mettere in comunicazione servizi e mezzi tra le manifestazioni culturali del territorio. È bene che le amministrazioni se vogliono ottenere questo risultato si impegnino, lavorando sulle biglietterie, sulla pubblicità reciproca, fino al ‘mitico e proverbiale’ cartellone unico delle ma nifestazioni culurali. Per tali cose non servono fusioni, utili solo per  di accollarci debiti altrui, ma tanta buona volontà e duro lavoro, senza sparate “fusioniste” che ottengono effetti dannosi e producono instabilità e assenza di programmazione”.