Bilanci, bagarre in Consiglio su rilievi Corte Conti

Nessun correttivo necessario, secondo l’amministrazione comunale, per ovviare ai rilievi che la Corte dei Conti ha avanzato nei confronti del bilancio del Comune di Lucca relativo alle annualità 2015 e 2016. Lo ha ribadito al consiglio comunale di stasera (12 febbraio) l’assessore alle finanze Giovanni Lemucchi, specificando anche che il bilancio preventivo 2019, anche alla luce dei rilievi della Corte dei Conti, ha dato il via libera al conto economico. I giudici contabili hanno proposto una serie di osservazioni ai conti economici, in una delibera della sezione controllo che era stata trasmessa a Palazzo Orsetti.

Al centro delle osservazioni dei magistrati contabili ci sono i bilanci di quella delicata fase di passaggio dalle vecchie normative alle nuove disposizioni di “armonizzazione”, che indussero il Comune a introdurre nuovi criteri e soprattutto a indicare un disavanzo da riaccertamento straordinario – da coprire con mutuo trentennale -, pari a 19.665.212 euro più qualche spicciolo. Qui il principale rilievo della Corte dei Conti, secondo cui “l’accertamento di un risultato negativo di amministrazione nei termini sopra indicati, anche se conseguente all’applicazione dei nuovi principi introdotti dal processo di armonizzazione contabile, è da considerarsi grave in quanto espressione di situazioni sottostanti contrarie ai principi di sana gestione e sostenibilità finanziaria”. Si trattava di cifre che venivano di anno in anno ‘trascinate’ nei bilanci e che furono quantificate in quella misura, con l’intenzione di ‘cancellare’ questa voce, composta per larga parte da crediti ormai per la gran parte inesigibili.
I magistrati si erano spinti anche oltre e avevano messo per così dire sotto accusa la quantificazione del fondo pluriennale vincolato che nell’esercizio 2015 era stata indicata in 12 milioni e 711mila euro, più qualche euro. Una cifra che secondo la Corte dei Conti sarebbe stata ottenuta operando sul fondo “una rettifica in aumento pari alla quota di avanzo tecnico che emergeva, sull’esercizio 2015, al momento della reimputazione dei residui attivi e passivi – scrivono i magistrati contabili – effettuata a seguito del riaccertamento straordinario”. In pratica, sempre secondo la Corte dei Conti, alla cifra del fondo sarebbe stata sommata la quota di avanzo tecnico, che negli atti del riaccertamento era indicata in 5milioni e 749mila euro circa. L’assessore anche questa sera ha ribadito che la cifra è stata correttamente contabilizzata nel 2017 e che il rilievo tecnico della Corte dei Conti nella pratica non cambia nulla al fine del bilanci. In Consiglio comunale è approdata così la delibera che contiene la risposta alle osservazioni della Corte e è stata approvata con i voti della sola maggioranza: 18.
Il presidente del gruppo di Forza Italia Marco Martinelli ha comunicato il voto sfavorevole, perché “secondo noi le controdeduzioni alla Corte dei Conti non sono condivisibili”. Stessa linea anche da parte del resto dell’opposizione, in particolare di Siamo Lucca e Lucca in Movimento, M5S, Lega e Casapound.
“Anche sul bilancio preventivo del 2019 i revisori dei conti – ha detto Lemucchi – hanno dato parere favorevole, ritenendolo buono anche alla luce dei rilievi della Corte dei Conti per cui allo stato attuale non si pone la necessità di procedere in ulteriori correttivi”. Il quadro è stato riassunto in una delibera di risposta, punto su punto, alla Corte dei Conti. “Con la Corte c’è stata già una proficua interlocuzione – ha detto Lemucchi. Dobbiamo precisare che sia nel 2015 che nel 2016 l’ente ha applicato vincoli costituiti per specifiche finalità ed è stato ripianato l’avanzo. In sostanza la riduzione del piano di rientro è stata più consistente dell’avanzo che è stato utilizzato”.
“Ricordo – ha detto il consigliere comunale di Lucca Civica, Claudio Cantini – che qui qualcuno ha parlato di mancanza di trasparenza nei conti o volontà di non parlare di questi argomenti. Mi sembra che sia importante che i revisori dei conti abbiano certificato che i conti siano in ordine. Il punto relativo al fondo pluriennale vincolato era già previsto nel 2015 ed era in quei documenti approvati. La trasparenza dunque c’è stata fin dall’inizio. Il disavanzo poi deriva dall’accertamento straordinario dovuto per legge in cui si è dovuto rilevare un debito di 19 milioni di euro. Nelle amministrazione precedenti venivano infatti iscritti in bilancio dei debiti di dubbia esigibilità che ci siamo poi dovuti accollare”.
Critico invece il consigliere comunale M5S, Massimiliano Bindocci: “Non si può dire che va tutto bene, perché la Corte dei Conti parla di gravi irregolarità – ha detto -. Le risposte che dà l’amministrazione è incompleta perché non dà la ragione delle scelte fatte. Riconosco che sui risultati economici sono stati fatti dei passi avanti, però per onestà intellettuale qui sono stati fatti degli errori. Bisogna ammettere che alcune cose sono state sbagliate”. Ribatte l’assessore Lemucchi: “La Corte non ci dice di fare nessun provvedimento di riaccertamento – ha detto -: questa attività dei magistrati ha già investito tutti i Comuni. Vi posso garantire che ci sono state delle amministrazioni che sono dovute intervenire con modifiche e riaccertamenti sostanziali. Quanto al fondo pluriennale vincolato, in realtà noi abbiamo utilizzato un diverso metodo di rilevazione ma quella cifra indicata è ancora più prudenziale di quello che impone la norma”.

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