Patrimonio culturale, le nuove sfide a Lubec 2019

Patrimonio culturale e sostenibilità tra pubblico e privato. E’ questo il motore della 15esima edizione di Lubec, Lucca beni culturali, l’incontro internazionale che si terrà al Real Collegio il 3 e il 4 ottobre. Un momento di confronto sulle nuove tecnologie, tra territorio e culture, grazie anche alla presenza di una corposa delegazione degli Emirati Arabi, paese ospite di questa edizione e campione di investimenti nell’ambito turistico e culturale.

“E’ la prima volta che abbiamo una partecipazione così ampia da parte di responsabili e amministratori di altre nazioni – ha detto soddisfatto questa mattina (27 settembre) Gaetano Sconamiglio, presidente della fondazione Promo Pa -. Un’occasione per proporre un’anteprima di Expo Dubai 2020, Connecting minds, creating the future e per avere un confronto con le realtà locali”. Oltre 30 convegni e laboratori aperti gratuitamente, previa iscrizione dal sito, a tutti gli ordini professionali e istituti scolastici tratteranno in modo trasversale la filiera dei beni culturali. “Lubec vuole seguire le novità al centro del dibattito internazionale – entra nel dettaglio la direttrice della rassegna Francesca Velani – e in quest’ottica formare operatori culturali, nel pubblico e nel privato, in grado di sviluppare l’impresa cultruale attraverso nuove politiche sostenibili. Uno sviluppo che non può prescindere dalla tecnologia e dai giovani. Per questo a Lubec si parlerà della gamification, il linguaggio in grado di stimolare la partecipazione grazie agli schemi del gioco e saranno presentati grandi innovazioni tecnologiche come la Machina, il ‘cannone di protoni’. Il filo rosso è sempre il rapporto tra pubblico e privato, presente in ogni workshop. Tra le novità, oltre all’Open Lab di due giorni sulle tecniche della gamification, si parlerà anche di musica, con l’analisi in chiave economica dell’indagine inedita sul sistema delle associazioni musicali, per discutere di problemi e soluzioni”. Partner di Lubec quest’anno è Lucca Crea, che porterà all’interno dell’incontro dedicato l’esperienza di Lucca Comics and Games. “Parleremo di come il festival del fumetto sia l’unico che riesce a combinare le nuove mitologie con i beni culturali del territorio, innovazione e tradizione – spiega il direttore generale Emanuele Vietina -, di come i beni culturali siano integrabili nelle strategie di grandi aziende mentre un esperto si focalizzerà sulle potenzialità della gamification”. Tra i tanti contributi a Lubec interverrà anche Emanuela Claudia del Re, viceministra degli affari esteri per parlare di patrimonio culturale e sostenibilità. Altri nomi del settore si confronteranno su i modelli di gestione per il patrimonio culturale, digitalizzazione e archivi e open data, cultura e benessere, musei e innovazione e made in italy. “Dobbiamo capire come si formano i presupposti per la nuova cultura, che devono coinvolgere le immagini, la musica e i nuovi strumenti – riassume il sindaco Alessandro Tambellini in conclusione -. L’interazione con la tecnologia può essere vinta solo conservando l’esperienza del luogo, dell’ambiente, del momento per questo parlare di custodia del patrimonio, criteri di sostenibilità ambientale e di nuova cultura, tra possibilità e limiti, è una necessità dei nostri tempi”. Partner stabili di Lubec sono il Mibac, la Regione Toscana e gli enti del territorio, tra i quali la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. “Lubec è la punta dell’iceberg di un’attività costante – conclude il presidente Marcello Bertocchini – che ogni anno vede crescere il numero delle collaborazioni tra le quali, per il secondo anno consecutivo la partecipazione del presidente dell’Acri che ha patrocinato l’evento”.

Jessica Quilici

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