Eudania, agitazione al centro di cottura di Capannori

Agitazione al centro di cottura di Capannori per alcuni contrasti tra dei dipendenti e un responsabile. I sindacati hanno chiesto un incontro risolutore ma finora la situazione non è stata risolta. “Non ci aspettavamo certo un comportamento così da una grande azienda – sottolineano i sindacati -, ma oggi sembra proprio non ci si debba più meravigliare di niente. Eudania, società di ristorazione molto conosciuta sul nostro territorio e incorporata da poco tempo da Cir-Food, Cooperativa Italiana di Ristorazione operante su quasi tutta Italia con un fatturato di circa 500 milioni di euro e una produzione pasti di oltre 75 milioni all’anno, sembra voglia entrare in rotta di collisione con le tre organizzazioni sindacali lucchesi della Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, categorie che seguono il personale delle mense e che sul nostro territorio portano sempre il marchio Eudania”.
È quanto denunciano i tre sindacalisti Umberto Marchi, Giovanni Bernicchi e Giovanni Sgrò: “Siamo stati chiamati – raccontano – a svolgere un’assemblea sindacale il 10 luglio al centro cottura di Capannori, poiché sono emersi diversi problemi tra cui alcuni con un responsabile del centro. Se il personale ha la necessità di parlarle, si deve prendere appuntamento che può essere dato anche dopo diversi giorni, ma questo potrebbe anche andare, ma quello che non va bene è che le persone subiscano richiami beceri di fronte ad altri, che, se anche giusti, sono intollerabili”.
“Abbiamo quindi richiest un incontro alla società Eudania – afferma Marchi -, per cercare di risolvere il problema ancora prima che le scuole iniziassero, metterci al tavolo e segnalare alcune situazioni: giova all’andamento dell’appalto poiché come sempre riteniamo che tutti possono rendere meglio, ma non ci attendevamo certo la risposta della dirigenza Eudania, negandoci l’incontro perché siamo stati offensivi. Ovviamente – continua Marchi -, siamo caduti dalle nuvole e abbiamo riletto la nostra richiesta d’incontro e non abbiamo notato nessuna offesa. Affermiamo ancora una volta e non ci stancheremo ma di dirlo, che lavoratori, dirigenti eccetera, devono portare rispetto”. “Abbiamo tenuto un’altra assemblea ieri – afferma Bernicchi -, ma non abbiamo potuto dare le risposte causa un incontro mai avvenuto, la gente è stanca e chiedono azioni, un’altra stagione come quella passata, nessuno la vuole ripetere, ci vuole chiarezza. Ci meravigliamo come una grande società come Cir-Food permetta questo, non abbiamo mai voluto praticare strade legali, ma se è necessario lo faremo, forse con la crisi di lavoro che abbiamo in Italia, le società si sentono in dovere di fare cose che in altri tempi neppure si pensavano, ma la dignità di una persona va ben oltre la crisi che investe il Paese”.
“Eudania ha ricevuto un’altra nostra lettera per sollecitare l’incontro – termina Sgrò -, ma anche questa non ha portato alcuna risposta, siamo arrivati a settembre con inizio dell’anno scolastico senza aver chiarito niente, abbiamo passato l’estate senza aver dato un minimo di considerazione al campanello di allarme che veniva suonato ormai da troppo tempo e non ci attendevamo quest’atteggiamento di chiusura: non prendono le distanze da chi sbaglia, ma da chi denuncia episodi continui oggi insopportabili”.