Tori (Liberaltopascio): “Costruzione piscina affidata a ditta prima indagata e ora in liquidazione”

E’ ancora polemica sulla costruzione di una nuova piscina municipale ad Altopascio. E’ Matteo Tori di Liberaltopascio a tornare sull’argomeno: “La giunta comunale di Altopascio ci riprova – dice Tori – Ha portato per l’ennesima volta in approvazione nel Consiglio Comunale del 29 settembre scorso la convenzione per la realizzazione della piscina comunale. L’atto, che la stessa maggioranza ha più volte ritirato per mancanza dei requisiti di garanzia e soprattutto per l’opposizione tenace del nostro capogruppo Tori, questa volta, purtroppo, è stato votato, e la piscina si farà, forse. L’ultimo ritiro risale al mese di marzo e fu lo stesso sindaco a richiederlo al consiglio comunale su segnalazione del gruppo Liberaltopascio che aveva letto un articolo apparso su un blog locale in cui la ditta vincitrice del project-financing risultava indagata dalla Procura di Napoli per traffico e smaltimento illecito rifiuti”.
“Noi di Liberaltopascio – continua Tori – continuiamo a non essere convinti né della convenienza né della trasparenza dell’operazione e nell’ultima commissione consiliare abbiamo posto alcuni interrogativi alla maggioranza, soprattutto sulla onorabilità e solvibilità della ditta. Alcuni consiglieri di maggioranza ci hanno risposto rassicurandoci. Hanno detto che si è tenuto un vertice in Prefettura a Lucca con la presenza addirittura di un rappresentante della Dia e alla fine il Prefetto avrebbe dato il via libera alla realizzazione della piscina con la stessa ditta vincitrice dell’appalto, poi finita in una indagine della Procura di Napoli. Liberaltopascio chiede al prefetto di confermare oppure di smentire le affermazioni fatte da alcuni membri della giunta. Esprimiamo forte preoccupazione e grande perplessità non solo sull’opportunità di affidare un’opera da 6.000.000 di euro ad una ditta che è sotto indagine o lo è stata per gravi reati ambientali, noi ovviamente non sappiamo niente perché non ci dicono niente, ma anche per la situazione economico-finanziaria in cui si trova la ditta. L’azienda, infatti, che negli ultimi tempi ha trasferito la propria sede legale da Caserta a Roma si trova in liquidazione, secondo quanto affermato da alcuni membri della commissione, per mancanza di liquidità. Chiediamo, pertanto, al Prefetto di esprimersi pubblicamente su questa operazione dai risvolti poco chiari. Liberaltopascio conclude questo comunicato con una riflessione. Come si fa ad affidare la costruzione di una piscina dal costo di 6 milioni di euro ad una ditta che era indagata e forse lo è tutt’ora per reati così gravi e che sembra non avere nemmeno la liquidità necessaria a sostenere, dal punto di vista finanziario, un’opera così importante?”