Mense scolastiche a Capannori, scatta l’interpellanza. Marchi (Udc): “Chiarezza sul centro di cottura”

17 novembre 2014 | 08:37
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Mense scolastiche a Capannori, scatta l’interpellanza. Marchi (Udc): “Chiarezza sul centro di cottura”

Mense scolastiche, scatta l’interpellanza. A firmarla il consigliere comunale dell’Udc di Capannori, Giovanni Marchi, il quale chiede al sindaco i motivi alla base della decisione di operare una rivoluzione nelle cucine delle scuole comunali a partire da gennaio prossimo, una rivoluzione che dovrebbe prevedere – come si legge nel testo dell’interpellanza – la preparazione dei primi piatti e l’affidamento al centro di cottura della precottura dei secondi, che verranno poi sporzionati agli alunni. “Attualmente – sottolinea Marchi – ci risulta che sia il primo che il secondo piatto vengano preparati direttamente nelle cucine delle scuole dell’infanzia, dove le cucine sono completamente funzionanti, alcune completamente ristrutturate recentemente ed altre completante nuove con tanto di inaugurazione come quella di Lammari, inoltre sia alunni che genitori non sembra si siano mai lamentati sui prodotti cucinati nelle scuole e sul servizio elargito”.

Nell’interpellanza, Marchi chiede “quanto sono stati gli investimenti economici onerosi per i cittadini, fatti dal Comune per rendere le cucine ottimali e a norma di legge”. “Le cucine risultano inutili – prosegue Marchi – alla luce dei nuovi sviluppi e del nuovo modello organizzativo, andando in questa direzione forse sarebbe bastato solo un vano sporzionamento, il che vorrebbe dire che se il nuovo modello organizzativo va avanti, l’amministrazione ha investito soldi pubblici pur sapendo che le cucine in un recente futuro non sarebbero più state completamente sfruttate”. Da qui l’altra domanda: “I cambiamenti che vengono fatti, che benefici portano all’ente e ai bambini che frequentano la scuola che stavano usufruendo di cibo espresso prodotto estemporaneamente in una cucina idonea alla preparazione e manipolazione dei prodotti alimentari? Se si tagliano tutte quelle cucine, forse, viene diminuito anche il personale che attualmente ci lavora, se così fosse, è possibile sapere dove e come verrà riutilizzato e se le ore di lavoro di ogni dipendente rimarranno le stesse?”. L’interpellanza chiude con la richiesta di conoscere dettagliatamente il risparmio per l’ente derivante da questa operazione.