Scuola di Tassignano, il comitato scrive alla Giannini

Il comitato di Lunata Tassignano scrive al ministro dell’istruzione Stefania Giannini sul caso della scuola di Tassignano, chiedendo al membro del governo Renzi di intervenire per far riaprire l’istituto e risolvere così i disagi di circa 100 alunni. La lettera è firmata da Roberto Martinelli, membro del comitato che illustra al ministro la situazione. “Le scrivo questa lettera – si legge – in rappresentanza del comitato Tassignano-Lunata, composto dai genitori di bambini iscritti alle scuole primarie di Tassignano e Lunata e nato nel corso della scorsa estate a seguito della improvvisa chiusura della scuola primaria Giovanni Bosco di Tassignano da parte del sindaco di Capannori Luca Menesini. La motivazione, in sé per sé giusta, di tale chiusura stava nel fatto che il tetto della scuola risultava essere a rischio crollo. A seguito di questa chiusura i 110 bambini iscritti alla primaria sono stati spostati all’interno della scuola primaria di Lunata, che giusto appunto si trovava ad avere alcune aule libere a seguito dello spostamento della fino ad allora coabitante scuola materna in un nuovo edificio inaugurato appena un paio di mesi prima”.
“Questo improvviso trasloco – prosegue Martinelli – ha ovviamente creato dei disagi alle famiglie e alle insegnanti sia della primaria di Tassignano sia alle famiglie ed insegnanti di Lunata, che grazie alla creazione della nuova scuola materna avevano visto la possibilità di poter usufruire di maggiori spazi utili alla formazione dei propri figli, ma che si sono invece visti addirittura restringere quelli già esistenti dato che l’edificio in cui le 2 scuole convivono è passato da una popolazione di 190 persone a duna di circa 260. Il sindaco ha cercato di alleviare nel migliore dei modi possibili questi disagi che, a malincuore sono stati da noi accettati anche in virtù del fatto che sia il sindaco che la vice sindaco Lara Pizza, durante un primo incontro avvenuto nel mese di luglio avevano assunto l’impegno di ritrovarsi entro il 30 settembre e presentare un progetto che portasse alla risoluzione dei problemi in essere all’edificio di Tassignano e ad una sua conseguente riapertura dato che, come loro stesso dissero ’non è assolutamente interesse nostro chiudere la scuola di Tassignano, una scuola che chiude è una sconfitta per l’amministrazione’; tutto questo perché l’amministrazione comunale intendeva creare un percorso partecipato con la cittadinanza tutta. Il nuovo incontro c’è stato il 13 ottobre ma, con nostra grande sorpresa, Menesini assieme all’architetto Modena, responsabile tecnico del Comune, ed al vice sindaco Pizza, ha proposto/deciso di indirizzare i fondi comunali disponibili, 1.600.000 euro circa, per la riqualificazione ed ampliamento della primaria di Pieve San Paolo, lasciando intendere la morte di Tassignano. Non sto a dilungarmi nelle specifiche dei progetti esposti, ma le faccio notare, ministro, che con il budget a disposizione del Comune sarebbe possibile, per stessa ammissione del sindaco Menesini e dell’architetto Modena, mettere in sicurezza tutte e tre le scuole e permettere quindi ai bambini di poter continuare il loro percorso formativo all’interno delle loro rispettive scuole. Nel caso specifico, la scuola primaria di Tassignano, sorge in un paese, che ancora oggi rimane una comunità sana, unita, multietnica in cui i bambini possono crescere rimanendo in pieno contatto con la vita vera di una realtà rurale in piena armonia anche con culture diverse dalla loro. Nel corso degli anni, e precisiamo senza alcun esborso da parte della pubblica amministrazione, all’interno della scuola e grazie al lavoro e alla dedizione delle insegnanti, sono nati un laboratorio di archeologia, un orto all’interno del giardino della scuola attraverso il quale i bambini imparavano il ciclo della vita e delle stagioni scoprendo come da un piccolo seme, con amore e magari anche fatica, si riesca a produrre ciò che trovano poi sulle loro tavole. A ulteriore suffragio di quanto la primaria di Tassignano sia valida, la prego di considerare il fatto che al momento delle pre iscrizioni per l’anno scolastico 2014/2015, i bambini che hanno fatto richiesta di iscrizione a Tassignano erano 38 e che proprio grazie a questo grande numero la dirigente scolastica Tina Centoni ha potuto formare la prima classe della primaria di Pieve San Paolo, i cui pre iscritti erano solamente 12 e quindi in numero non sufficiente a creare una classe e addirittura a formare due prime classi alla primaria di Lunata. Il nostro comitato non ha alcun orientamento politico tanto da contare al suo interno sia candidati amministratori di maggioranza che di minoranza e si è sempre mosso nei confronti dei rappresentanti dell’amministrazione comunale, con educata caparbietà cercando di instaurare con tutte le forze politiche capannoresi un dialogo aperto e quanto più costruttivo possibile, riuscendo nel corso dei mesi a smuovere la coscienza comune su di un fatto che inizialmente era scivolato via senza particolare interesse tanto che sia i capigruppo di maggioranza che quelli di minoranza ci hanno ricevuti e hanno mostrato un vivo interesse per la questione. Ultimamente però il nostro umore è cambiato soprattutto a seguito di alcune dichiarazioni del sindaco che mirano ad intimorire il nostro operato, accusandoci di strumentalizzare una situazione di emergenza, ed inoltre affermando che andrà avanti con la scelta di Pieve San Paolo perché prendere in considerazione la possibilità di ristrutturare Tassignano sarebbe come aggiustare un vestito vecchio: dispendioso ed inutile. Queste affermazioni ci hanno offeso profondamente, noi abbiamo solamente fatto notare che in una scuola che fino allo scorso anno ospitava 190 bambini adesso ne convivono 260, che al momento non esiste un piano di evacuazione, che le aule sono anguste; questo non è strumentalizzare, è solamente esporre i nostri problemi e chiederne soluzione. E’ per questo che il Comitato Tassignano-Lunata si rivolge a Lei sia come titolare di uno dei più importanti dicasteri del ns. Governo, sia come nostra concittadina profondamente legata alle Sue origini e inoltre come prima fautrice del progetto della “Buona Scuola” affinché, seguendo la logica del buon senso, dell’interesse verso i più piccoli e verso la comunità e non solo quella del risparmio di gestione o del mero atto politico, si possa nel più breve tempo possibile far tornare ad una vita scolastica più tranquilla e serena sia i 110 bambini di Tassignano che i 140 circa di Lunata”.