Tori (LiberAltopascio): “Sconti sugli oneri, un provvedimento tardivo”

Gli sconti sugli oneri di urbanizzazione ad Altopascio? “Un provvedimento arrivato in ritardo rispetto alla situazione economico-produttiva del territorio”. Lo sottolinea il consigliere comunale Matteo Tori, di LiberAltopascio: “La maggioranza – dice – ha approvato durante il Consiglio Comunale di sabato scorso, con il voto favorevole anche del gruppo di minoranza di Alternativa Democratica, una delibera che prevede una riduzione degli oneri di urbanizzazione per coloro che recupereranno i fabbricati industriali e commerciali dismessi. Un provvedimento che arriva con notevole ritardo, almeno dieci anni, e che nasconde la mancanza di una politica industriale da parte di un governo che ha pensato in questi anni solo a costruire case invece che posti di lavoro, per fare cassa e per soddisfare le richieste di poche persone rispetto alle esigenze di tanti”.
“Nasconde, forse, anche la necessità di rimpinguare le povere casse comunali. Hanno trasformato l’area caratterizzata da diverse industrie in un’area promiscua dove spiccano soprattutto gli esercizi commerciali. Non hanno fatto niente né per recuperare gli storici fabbricati che accoglievano le aziende del colorificio Cover, della ceramica Mancioli e della Fonderia né per bonificare le aree inquinate sulle quali insistono tali fabbricati. Non hanno neppure previsto una nuova zona industriale che potesse attirare capitali in modo tale da creare nuovi posti di lavoro. E ora che la situazione industriale ed occupazione del nostro fiorente territorio comincia a scricchiolare con in testa l’Onduline che presto chiuderà i battenti, con l’ondulati Giusti che è stata ceduta ad un gruppo del nord e non sappiamo ancora se manterrà tutta la produzione nello stabilimento di Altopascio o se sarà spostata in altri stabilimenti e con altre realtà produttive che scontano la crisi dell’edilizia, corrono ai ripari con un provvedimento che avrebbe, secondo loro, due obiettivi: il primo di contrastare il consumo di suolo e il secondo quello di favorire il recupero dei fabbricati dismessi da almeno 35/40 anni. Noi di Liberaltopascio abbiamo votato contro, seppur favorevoli da sempre al recupero di tutto il patrimonio edilizio esistente industriale e non, compresa la possibilità anche di trasformazione urbanistica e edilizia, perché il provvedimento è un provvedimento improvvisato, disordinato, incompleto. Non è vero che non consuma nuovo terreno, infatti si lascia la libertà di eventuali ampliamenti delle superficie recuperate, non prevede la bonifica delle aree inquinate dove sorgono gli edifici da recuperare ed infine non si definisce una volta per tutte i caratteri di tali aree rimanendo sempre nell’ambiguità e nella promiscuità”.