Mense Capannori, comitato: “Scomparsi prodotti Dop”

Si alza il livello della polemica del comitato sul “problema mensa” a Capannori. I genitori degli alunni delle scuole primarie hanno infatti inviato una nuova lettera al sindaco Menesini, all’assessore Pizza e a tutti i capigruppo consiliari per chiedere i motivi delle mancate risposte alle ultime richieste di incontro e per dettagliare le criticità emerse dopo l’entrata in vigore del nuovo sistema di refezione scolastica: “Prendiamo atto – dicono i genitori – che malgrado le forti proteste delle famiglie (che poi hanno dato vita al Comitato Problema Mensa Capannori) e le rimostranze dei molti genitori sorte già in occasione delle riunioni tenutesi nei vari istituti comprensivi nel mese di novembre, il nuovo sistema di refezione scolastica è iniziato con il rientro dalle vacanze natalizie. Un cambiamento epocale e radicale che stravolge contenuti e valori legati al gesto del mangiare, tanto importante nella formazione dei bambini e nel rapporto scuola-famiglia. Chiediamo: dove sono finiti i vostri proclami di voler condividere le scelte pubbliche, che più che mai dovrebbero esplicarsi in questioni così delicate ed importanti come il servizio mensa nelle scuole dell’infanzia e primarie del Comune? Chiediamo: perché avete deciso questi cambiamenti senza averci minimamente interpellati in qualità di famiglie coinvolte? E perché la presentazione del nuovo servizio è avvenuta con appena un mese di preavviso? Molti di noi quando hanno iscritto il proprio figlio a scuola hanno scelto la struttura anche in funzione della presenza della mensa interna o proprio per quello, e adesso, in corso di anno scolastico, ci viene imposto un cambiamento organizzativo senza possibilità di replica”.
“Denunciamo il fatto – spiegano i genitori – che dal nuovo menu invernale, distribuito nelle scuole – quindi con la nuova organizzazione – non sono più presenti tutte le qualifiche di Igp, Dop e filiera corta. Riso, pasta di semola, orzo, pomodori, legumi, verdure fresche, frutta, olio extra vergine, uova, erano biologici e di filiera corta e ora sono solo biologici. Sparisce il prosciutto crudo di Modena Dop e da filiera corta e rimane il cotto, ma non essendo specificato non si sa se sarà biologico, sparisce la carne rossa Chianina Igp, sostituita con una generica carne “comunitaria” (pretendiamo, visti gli scandali internazionali, carne Chianina italiana, biologica, Igp), così come la carne suina, bianca e il pesce biologici e di filiera corta per finire con un generico formaggio italiano. Dimenticavamo: sparisce anche quella fetta di dolce che una volta ogni quattro settimane i bambini attendevano con grande piacere. Non c’è più tempo, anzi il tempo c’è ma non va sprecato, va razionalizzato”.
“Allora vi domandiamo: a cosa facevano riferimento i proclami pubblici del vicesindaco e assessore con delega alle politiche educative Lara Pizza di appena un mese fa apparsi sui quotidiani e negli incontri pubblici? – prosegue la lettera all’amministrazione – Non vogliamo giornate tematiche ma un tema tutto l’anno: una proposta alimentare con prodotti biologici locali da avere tutti i giorni nei piatti dei nostri bambini. Le iniziative a tema danno l’impressione di essere eccezionali e quindi significa che la quotidianità è ordinaria, quindi di qualità inferiore. Domandiamo: perché alla Commissione Mensa, cioè a coloro che tra i genitori sono incaricati di fare i sopralluoghi nelle mense scolastiche, è consentita una valutazione dei parametri di appetibilità, di quantità, di ambiente ma non gli è concesso né il campionamento né l’asportazione del cibo? Questo divieto è quanto mai preoccupante ed inaccettabile in un momento storico, questo, dove i reati e le frodi alimentari sono in rapida crescita. Noi genitori ci dobbiamo fidare delle dichiarazioni dei fornitori/produttori o delle poche verifiche che gli organi competenti riescono a fare?”.
“Non possiamo far altro che notare poi – chiudono i genitori – che l’argomento mensa sta talmente a cuore alla vostra amministrazione da aver saltato la discussione in Consiglio Comunale per ben quattro volte da novembre ad ora. Insomma signor sindaco, siamo fortemente amareggiati e delusi da questo vostro comportamento e non possiamo far altro che continuare da soli, senza il vostro aiuto, la ricerca dei buoni motivi – qualora ce ne siano – che vi hanno spinto a tali cambiamenti. Ricerca che purtroppo, per ora ha lasciato emergere solo lati negativi ed anche molte ombre. Continuiamo ad attendere, stavolta a stretto giro, la convocazione del Comitato problema mensa capannori che vorrebbe poter davvero dire di essersi confrontato con l’amministrazione in un’ottica di vera politica partecipata”.
Il comitato, infine, fa anche un appello ai genitori: “Coloro che sono interessati alle attività del comitato possono contattarci a problemamensacapannori@gmail.com o via whatsapp al 347.5042543”.