No agli assi viari, ad Artemisia il convegno sulla mobilità alternativa

24 gennaio 2015 | 10:46
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No agli assi viari, ad Artemisia il convegno sulla mobilità alternativa

“Mentre ogni nuovo e tragico incidente che capita sulle nostre dissestate strade diventa la scusa per appellarsi alla realizzazione dei fantomatici assi viari (come se la loro realizzazione non richiedesse in ogni caso tempi molto lunghi) ben altri sono gli attentati alla salute dei cittadini che si perpetrano a Lucca e nella Piana e le occasioni che si perdono da parte degli enti locali”. La pensa così Ambiente e Futuro che, sul tema, organizza un convegno per sabato prossimo (31 gennaio) ad Artemisia assieme a Legambiente della Piana, alla Piana per l’Uomo ed ai comitati sugli assi viari per sensibilizzare i cittadini e gli amministratori a nuove politiche di mobilità necessarie anche per
la tutela della salute della popolazione.  Al convegno saranno presenti, oltre al sindaco Menesini, anche l’assessore provinciale Luigi Rovai, l’assessore comunale di Lucca Francesca Pierotti e il sindaco di Porcari Alberto Baccini.

Le associazioni, per l’occasione, si faranno promotrici della proposta di un tavolo di lavoro permanente per migliorare la mobilità a Lucca e nella Piana. “Ci auguriamo – dicono – che le amministrazioni locali vogliano aderire a questa proposta che potrebbe servire ad “invertire la tendenza” che ha consegnato al nostro territorio, purtroppo, la maglia nera per l’inquinamento dell’aria, abbandonando certi progetti faraonici e devastanti a favore di politiche concrete e già praticabili di riduzione del traffico privato a favore di quello pubblico.
Punto di partenza dell’incontro è uno studio di Arpat Toscana: “L’Arpat Toscana – duce Ambiente e Futuro – rende noto uno studio realizzato in 17 città francesi sulle pesanti incidenze sulla salute delle Pm 10 i cui sforamenti sono all’ordine del giorno nel nostro territorio.  Crediamo che delle amministrazioni responsabili dovrebbero fare qualcosa al più presto, coordinando il loro lavoro, per tutelare la salute dei propri cittadini. In questo senso il Ministero dell’Ambiente propone un’interessante possibilità. Un corso di formazione
per dipendenti degli enti pubblici come mobility manager, ovverosia esperto nelle politiche di mobilità alternativa. Una formazione a politiche che sarebbero una “manna” per un territorio come il nostro congestionato dal traffico ed inquinato”.