Un cittadino a Menesini: “Inaccettabile aumento retta asili nido del 64 per cento”

Scopre che la retta dell’asilo della figlia è aumentata da 184 a 300 euro (il 64 per cento) e scrive un post sulla pagina Facebook del sindaco per protestare. Il primo cittadino risponde subito e illustra il nuovo piano di tariffazione: “Signor sindaco – scrive Tommaso Ramacciotti – questo’anno pago 184 euro al mese per il nido della mia bimba, stamani all’asilo mi danno un foglio dicendomi che da settembre pagherò 300 euro con un aumento del 64 per cento. Sono queste le politiche a supporto delle famiglie che vi piace fare? E non sono certo milionario, per pagare la retta massima (300 euro) basta avere entrambi i genitori impiegati e la “sventura” di essersi comprato casa accendendo un mutuo. Premetto che già lo scorso anno rientravamo già nella fascia di reddito più alta dell’Isee (non occorre essere milionari, basta essere sposati, avere due stipendi, una casa di proprietà e qualche soldo da parte per superare un Isee di 27mila euro) e quindi già pagavamo lo scaglione più alto del nido. Premetto che non ho niente in contrario, anzi, al maggior frazionamento che è stato fatto delle fasce Isee per un miglior supporto alle fasce della società meno agiate nel pagamento della retta dell’asilo. Premetto che non ho niente in contrario ad un incremento della fascia massima della retta del nido. Ma trovo inaccettabile che tale fascia aumenti da un anno scolastico all’altro del 64 per cento”.
“Abbiamo letto articoli – prosegue il cittadino – nei quali il Comune si vantava della bontà di questa operazione per dare alle famiglie importanti sconti, o creare più omogeneità nella determinazione delle tariffe e non determinare troppa differenza di retta tra i pochi scaglioni che esistevano (e che va benissimo). Ma in nessuno di questi articoli abbiamo letto che questa operazione va a scapito delle famiglie medie (perché di questo si sta parlando, non di famiglie ricche) a carico delle quali, non del Comune, va a gravare tutta questa operazione, pagando ogni mese il 64 per cento in più rispetto all’anno precedente”. Pronta (sempre su Facebook) la risposta del sindaco Luca Menesini: “Il nuovo sistema di tariffazione degli asili nido per l’anno scolastico 2015-2016 non prevede più tariffe differenziate in base a fasce di reddito, bensì una tariffazione calcolata al centesimo sul reddito Isee del nucleo familiare – spiega il primo cittadino -. Il sistema delle fasce di reddito infatti creava delle difformità di trattamento economico in presenza di redditi sostanzialmente uguali (ad esempio per un Isee di 10.330 la retta era di 74 euro mentre per un Isee di 10.331 la retta era di 112,00 euro). Con il nuovo metodo di calcolo, invece, ogni famiglia pagherà proporzionalmente al proprio Isee e quindi secondo le proprie possibilità in modo da garantire maggiore equità. Nel precedente sistema potevano accedere alle riduzioni soltanto coloro che avevano Isee inferiore a 19.595,01. Con il nuovo metodo il tetto massimo si alza a 27.000 euro. Con una rimodulazione della tariffa intera cosi articolata: 300 euro per la fascia oraria 7.30-13.30; 400 euro per la fascia oraria 7.30-15.15; 470 euro per la fascia oraria 7.30-17.30 Come già comunicato lo scorso gennaio. Ripeto, tali tariffe massime competono solamente al nucelo familiare che ha un reddito Isee superiore a 27 mila euro. Per poter accedere alle agevolazioni è necessario presentare l’Isee, altrimenti verrà applicata la tariffa intera. L’incremento da lei indicato – che è il massimo possibile nella fascia oraria da lei indicata, presuppone che lei abbia un Isee superiore a 27 mila euro e che quindi non possa avere accesso alle agevolazioni. Il nuovo Isee tiene conto del reddito da lavoro, della situazione patrimoniale, dei familiari a carico e dei mutui di cui lei parla che ne abbattono il valore complessivo. I nostri uffici sono a sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento e i vari Caf per il calcolo dell’Isee. Inoltre da settembre anche il costo mensa dell’asilo nido, oggi fisso a 74 euro a blocchetto sarà calcolato in base al proprio Isee come per la mensa scolastica”.