
Aprirà a settembre l’asilo nido Cosimo Isola, in via delle Villa a Lammari, mettendo a disposizione delle famiglie capannoresi altri 60 posti per i bambini da 0 a 3 anni. A giorni, infatti, la pratica per l’affidamento in concessione della struttura a terzi, società o cooperative, da individuare tramite una procedura di evidenza pubblica, sarà all’attenzione del consiglio comunale. Si tratta di un’apertura importante per il territorio, perché con la sua apertura l’amministrazione Menesini risolve in modo significativo la questione delle liste di attesa a Capannori, probabilmente azzerandole del tutto.
Anche all’asilo nido di Lammari, le famiglie vedranno applicarsi il sistema di tariffazione, dove la tariffa è calcolata al centesimo sul reddito Isee del nucleo familiare.
“Siamo orgogliosi di mettere questa struttura a disposizione dei cittadini – dice il vicesindaco Lara Pizza –. A Capannori, da undici anni, investiamo con forza e convinzione nella scuola e nei servizi alle famiglie, consapevoli che rappresentano temi fondamentali per la qualità della vita delle persone. L’apertura di un asilo è un traguardo importante, che va ad alleggerire i pensieri e le difficoltà di vita di ogni giorno a tante mamme e tanti papà. Da settembre l’asilo nido di Lammari accoglierà 60 bambini da 0 a 3 anni, provocando probabilmente l’azzeramento delle liste di attesa. Come amministrazione, inoltre, abbiamo deciso di dare un contributo annuo di 195mila euro per garantire alle famiglie tariffe sostenibili, così come in tutti gli asili pubblici di Capannori. Per noi supportare i genitori lavoratori e dare servizi di qualità ai bambini sono priorità di mandato a cui mai derogheremo. Anzi, nostro obiettivo è continuare ad investire perché il sistema scolastico e degli asili diventi un perno certo per il tessuto sociale capannorese”.
Nel dettaglio, questo il quadro delle tariffe: nel caso del tempo corto (all’asilo fino alle 13.30) la tariffa si articolerà da un minimo di 55 euro a un massimo di 300; nel caso del tempo medio (all’asilo fino alle 15.15) da un minimo di 65 euro a un massimo di 400; nel caso del tempo pieno (fino alle 17.30) da un minimo di 70 a un massimo di 470 euro. Soltanto le famiglie con un reddito Isee superiore a 27mila euro pagheranno la tariffa intera. Per gli altri casi, invece, il Comune calmiererà la tariffa introducendo un sistema di voucher, ovvero un contributo economico proporzionale al reddito Isee.
L’edificio è un esempio di bioedilizia. Il riscaldamento è a pavimento, gli spazi frequentati dai bambini hanno un sistema automatico di areazione e le finestre sono in legno con vetri altamente isolanti e “a fattore solare”, ovvero in grado di filtrare i raggi del sole impedendo che gli ambienti interni si surriscaldino.
La scuola si sviluppa su un unico piano. Da un’ampia zona di ingresso si accede alla zona adulti situata a nord e alle tre sezioni del nido. La ‘zona adulti’ comprende la cucina, un locale per gli educatori, uno spazio per un piccolo laboratorio e servizi igienici.
Le tre sezioni (una per piccoli da 6 a 12 mesi, una per quelli da 12 a 24 mesi ed una per i bambini da 24 a 36 mesi) sono contraddistinte da colori diversi: giallo, blu e arancione. La copertura delle sezioni è a “shed” (o a denti di sega) particolarmente usata nei capannoni industriali, diversa da quella della zona adulti che è piana. Ogni sezione ha un ingresso con armadietti e giochi, dal quale si accede all’area dormitorio, e ad un’ampia area ludico-formativa, al cui interno i bambini consumano anche i pasti, e propri servizi igienici.
Le tre grandi aule sul lato sud hanno una parete vetrata per permettere di sfruttare al massimo la luce naturale, che dà su un pergolato in legno dove possono essere predisposti giochi e che consente l’accesso all’ampio giardino.
Al nido si accede con un percorso pedonale nel verde ed uno carrabile a servizio principalmente della cucina.