Tori (Liberaltopascio): “Ecco tutti i soldi spesi dal Comune per il progetto della piscina comunale”

12 agosto 2015 | 20:15
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Tori (Liberaltopascio): “Ecco tutti i soldi spesi dal Comune per il progetto della piscina comunale”

Continua ad Altopascio la polemica sulla piscina comunale. A intervenire è nuovamente Matteo Tori, consigliere di LiberAltopascio: “Sarebbe fin troppo facile – dice Tori – rispondere alle offese con le offese, ma non è nel nostro stile e denota un evidente stato di debolezza da parte di chi le usa. Noi di Liberaltopascio siamo abituati a rispondere con i numeri e i fatti e non con il ricorso all’uso di offese gratuite che molto probabilmente servono a nascondere la mancanza di argomenti oppure la scarsa conoscenza degli atti.
Il sindaco Marchetti e il suo vice Fagni, continuano a nascondere la verità sulla piscina di Altopascio per non ammettere il fallimento di un’operazione apparsa fin dall’inizio un’operazione spericolata e spregiudicata”.

“È necessario e doveroso fare un poco di storia per ricostruire l’intera vicenda – spiega Tori – che ancora non è conclusa nonostante le recenti notizie giudiziarie riguardanti la società di Caserta che doveva costruire la piscina. Il rapporto è tenuto ancora in piedi da una convenzione approvata solo dalla maggioranza nel consiglio comunale del 27 settembre 2014. La società in house Altopascio Servizi Srl creata nel 2007, esclusivamente per costruire la piscina con lo strumento del project-financing, viene dotata di un capitale iniziale interamente costituito dal Comune e rappresentato da una quota in terreni e da una quota in contanti di 50mila euro. L’anno successivo, cioè il 2008, il Comune di Altopascio affida alla stessa società l’accertamento e la riscossione della tassa sul suolo pubblico, togliendo un’entrata al bilancio comunale. Le concede anche un prestito di 1,7 milioni di euro per avviare l’iter della piscina.
L’anno 2009 il comune vende l’immobile dell’ex-cinema Puccini, valutazione 5,5 millioni di euro, all’Altopascio Servizi, che non ha i soldi per acquistarlo e quindi è costretta ad assumere un mutuo di 3,8 milioni di euro. Andiamo avanti nella ricostruzione di una storia che non esitiamo a definire di ordinaria follia ammnistrativa. Il 21 marzo 2009 la società Altopascio Servizi aggiudica all’Agm di Caserta la progettazione, la costruzione e la gestione dell’impianto natatorio di località Riatri per un importo complessivo di circa 6 milioni di euro. L’anno 2012 l’esperienza negativa dell’Altopascio Servizi si chiude definitivamente con lo scioglimento cui segue la messa in liquidazione, con perdite negli ultimi due anni di esercizio, rispettivamente di 226.114 e 230.499 euro, con un debito di circa 3,8 milioni di euro contratto con la banca, insieme a un derivato del valore complessivo di circa 682,241, considerato dalla Corte dei Conti Regionale una grave irregolarità contabile. Un derivato che continua a generare interessi negativi di circa 100mila euro l’anno. Il Comune con atto notarile del 29 dicembre subentra alla società riprendendosi gli immobili che già erano di sua proprietà ma accollandosi anche tutti i debiti fatti dall’Altopascio Servizi Srl in questi pochi anni di vita”.
“Spieghi il sindaco oppure il suo vice, è la stessa cosa – conclude Tori –  ai cittadini altopascesi come si fa a sostenere che il project-financing del centro sportivo natatorio non è costato neanche un centesimo al Comune di Altopascio. Per quanto riguarda il mio futuro non sarà certamente il sindaco Marchetti a deciderlo: lui, politicamente, non è nessuno per me. Lo deciderò presto, in accordo con gli amici di LiberAltopascio, nell’interesse degli abitanti di Altopascio e senza seguire convenienze personali né tantomeno logiche affaristiche”.