Insieme si può, polemica sull’acquisto dei libri sulle ville lucchesi dal gabinetto del sindaco

“Constatiamo una nuova spesa per 8.400 euro, per acquisto di libri sulle ville lucchesi, che il gabinetto del sindaco ha impegnato a favore della ditta Publied di Romano Citti. Evidentemente il comune “intende avvalersi di uno strumento d’informazione – si legge nella determina a firma del capo di gabinetto Emanuele Pasquini, nr. 1011 del 21 agosto scorso e pubblicata il 30 settembre – utile alla divulgazione della cultura” e ancora “da diffondere in particolari eventi di promozione”. Prendiamo atto di questa necessità del comune di Capannori, d’investire in libri per promuovere il territorio da un punto di vista turistico”. Inizia così la polemica del gruppo consiliare Insieme si Può di Capannori che prosegue: “Il turismo è certamente una risorsa importante per Capannori e noi crediamo, che oltre a spendere 8.400 euro per libri, una priorità del comune dovrebbe essere soprattutto quella di accogliere i turisti in ambiente pulito, su strade che non vengano etichettate dagli stessi visitatori, come mulattiere, che le stesse strade, soprattutto nei periodi più caldi e più percorse, non siano nascoste completamente dall’erba dei cigli, ormai un’abitudine per tutto il territorio di Capannori. Tutto questo nonostante la presenza di un folto numero di “cantonieri di paese”… Ma il nostro stupore è legato anche alla scelta dell’editore dal quale acquistare: ancora Romano Citti della Publied, cioè il presidente della Fondazione Palazzo Boccella, da anni editore anche del giornalino comunale e già in più occasioni fornitore di libri al comune. Come se nella nostra provincia non ci fossero altri importati e bravi editori. Prendiamone atto”.
“Speriamo a questo punto, che il Comune – conclude la nota – così come ha trovato i soldi per i libri del signor Romano Citti, possa trovarli anche per i cittadini che chiamano e segnalano un qualsiasi problema, prima di sentirsi dire come sempre: “ci dispiace non ci sono soldi”. Proprio come è avvenuto nei mesi scorsi a Segromigno Monte, dove il gruppo Fratres, incaricato della pulizia del cimitero, dopo mesi di richieste per una perdita d’acqua ed un rubinetto che non funzionava, sono riusciti ad ottenere l’intervento dei tecnici, che per riparare la perdita, hanno chiuso l’acqua ad uno dei due rubinetti presenti. Alla domanda come mai non potete riparare, la risposta naturalmente è stata: “Ci dispiace non ci sono soldi”. Forse gli euro erano già stati impegnati per i libri della Publied”.