Comitato via Masini: “Assi viari per combattere smog”

27 dicembre 2015 | 18:33
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Comitato via Masini: “Assi viari per combattere smog”

Allarme smog, si allarga il dibattito. Sul tema interviene anche il comitato di via Masini a Marlia che vede come possibile soluzione i nuovi assi viari in attesa di finanziamento: “Ci permettiamo di osservare – dicono dal comitato –  che, le cause del persistente inquinamento andrebbero individuate non già nella combustione delle biomasse che sono solo un problema che si va ad aggiungere ad una situazione già compromessa; la classica goccia che fa traboccare il vaso, la cui misura è già colma. Per capire le cause di fondo dell’inquinamento atmosferico, basta recarsi in un qualsiasi giorno lavorativo, sul viale Europa o sulla circonvallazione di Lucca per vedere il traffico incolonnato ai semafori o ai passaggi a livello e gli autotreni che fanno lo slalom nei centri abitati fra macchine parcheggiate e passaggi pedonali”.

“Tale situazione di congestione e caos diffuso – prosegue il comitato –  provoca un livello di emissioni dieci, venti volte superiore a quello che sarebbe se gli amministratori della piana, anziché perdersi in campanilismi e personalismi, avessero trovato l’accordo per realizzare un sistema viario efficace e all’altezza dei tempi. Qualsiasi persona ragionevole intuisce infatti, che l’unica soluzione efficace per mitigare in maniera significativa il problema dell’inquinamento atmosferico non può che passare attraverso la realizzazione di un asse che attraversi la piana da nord a sud in grado di bypassare il traffico da e per la Garfagnana e drenare parte consistente di quello generato dalla piana, diminuendo conseguentemente l’emissione di gas di scarico combusti”. 
“Spiace in questo frangente – chiude il comitato – vedere membri del consiglio comunale inviare esposti a destra e a manca e affannarsi come novelli azzeccagarbugli nella ricerca di cavilli burocratici, volti a boicottare il finanziamento e la realizzazione di opere attese da lustri, allorchè se ne intravede la possibile ralizzazione. Salvo, poi, addossare le responsabilità dell’inquinamento stesso ai contadini che bruciano le potature, agli utilizzatori dei caminetti a legna e persino ai pizzaioli, che vengono additati come untori responsabili di diffondere cancro, smog e malattie respiratorie. Tutto ciò, nel Comune rurale più grande d’Italia”.