Un drone per l’agricoltura, il prototipo made in Capannori

Sarà presentato alla Fiera Agricola di Verona dal 3 al 6 febbraio. Ma il nuovo prototipo di drone specializzato in applicazioni per l’agricoltura di precisione è made in Lucca.
Grazie alla collaborazione tra Zefiro ricerca&innovazione, partecipata dalla società Aeroporto di Capannori Spa, Sigma Ingegneria di Lucca, Istituto di Scienze e Tecnologie dell’informazione Isti-Cnr Pisa, Istituto di Biometereologia di Firenze Ibimet-Cnr e il gruppo Refly del Cnr pisano, è nato il prototipo Efesto, un drone con la specificità di utilizzo ad ampio raggio in ambito agricolo grazie all’utilizzo di innovativi sistemi multisensoriali che l’Istituto Cnr-Ibimet da anni studia e utilizza nella propria ricerca in agricoltura di precisione. Il drone utilizza sensori termici multispettrali e iperspettrali e dà la possibilità di voli ripetuti, acquisizione di immagini visibili georiferite e l’elaborazione post volo dei dati per la mosaicatura.
“Grazie a questo drone – spiega Alessandro Matese dell’Ibimet – avremo la possibilità di acquisire dati provenienti da più sensori contemporaneamente e ad altissima risoluzione in modo da poterli elaborare assieme. Dalla fusione di questi dati saranno elaborate indicazioni che mirano a ridurre al minimo gli impatti ambientali dei sistemi produttivi. L’agricoltura di precisione troverà una forte implementazione in quanto si potranno ad esempio, aggiustare i parametri della semina, la modulazione delle dosi di fertilizzante, l’applicazione sito-specifica dell’acqua, dei pesticidi, degli erbicidi”.
Le prime applicazioni dell’agricoltura di precisione si basavano principalmente sull’elaborazione di immagini da satellite, sui sistemi Gps, sui sistemi informativi geografici. “Il drone dà la possibilità di voli ripetuti, acquisizione di immagini visibili termiche e multispettrali georiferite e l’elaborazione post volo dei dati per la mosaicatura – aggiunge Ovidio Salvetti dell’Isti -, tutti dati e immagini che possono essere integrati in una rete e fornire così informazioni in tempo reale grazie anche ai recenti progressi nelle tecnologie di trasmissione radio e la possibilità che queste hanno di interfacciarsi con internet”.
Nella viticoltura moderna, ad esempio, l’utilizzo del drone, permette di programmare una gestione agronomica differenziata all’interno del vigneto, prerogativa questa, per ottenere una produzione di qualità. Le attività del drone sono indirizzate sia allo sviluppo di tecnologie di indagine basate su telerilevamento e sistemi di monitoraggio micro meteorologico sia allo sviluppo di strumenti informatici (mappe di rischio meteo climatico, modelli di allerta precoce contro malattie, modelli previsionali di crescita e qualità) che migliorino la quantità e la qualità delle produzioni del vino.