Fdi: “Sicurezza a Marlia, l’amministrazione non fa nulla”

“Capannori, ed in particolar modo Marlia, proprio non ne vuole sapere di vivere tranquilla. Uno dei più grandi paesi del Comune infatti, ancora una volta, è teatro di un fatto grave, che forse nessuno pensava fosse possibile”. A dirlo è il circolo Fratelli d’Italia di Capannori. “Dopo i furti e le rapine alle banche, nella lista della spesa di Marlia si aggiunge anche lo spaccio – si aggiunge nella nota -, perpetuato da un marocchino prluripregiudicato e non si sa per quale motivo a piede libero”.

“Grazie all’ottimo lavoro delle forze dell’ordine – aggiunge Fdi -, il pusher è stato arrestato e la merce sequestrata, ma la domanda che ci poniamo riguarda l’effettiva sicurezza di un paese dove, giorno e notte, transitano bambini, anziani e persone. Bambini ed anziani che, percorrendo le vie del paese, rischiano quindi di imbattersi in spacciatori pluripregiudicati che, almeno ad oggi, minano la percezione di sicurezza di chi vive nel paese. Come è possibile che, a due passi da una delle vie più transitate del Comune, succeda questo? Più e più volte siamo intervenuti sui fatti avvenuti a Marlia e più e più volte abbiamo sollecitato l’amministrazione ad intervenire, ritenendo ovviamente del tutto inadeguata la soluzione dell’assessore Miccichè denominata Whatsappiamo insieme”.
“Dal punto di visto della sicurezza – aggiunge ancora Fdi -, ci pare che l’attuale amministrazione stia letteralmente brancolando nel buio, preoccupandosi al massimo solamente dell’area circondante la struttura del Comune. Senza voler essere ripetitivi, invitiamo l’assessore alla sicurezza ad occuparsi realmente della materia di sua competenza, trovando in brevi tempi una soluzione a tutte questi eventi. Se davvero l’intento del Sindaco è quello di trasformare Capannori in una grande città (sigh), che almeno si prenda spunto da quelle che adottano sistemi di sicurezza adeguati. Ad oggi, a nostro parere, paesi come Marlia sembrano invece preda di qualsiasi malintenzionato, che sia ladro o spacciatore, libero di perpetuare la sua attività a proprio piacimento. Attività come il controllo di vicinato sono certamente utili deterrenti, ma crediamo che non sia nè giusto nè possibile affidare la sicurezza unicamente ai cittadini. Occorrono misure concrete. Quelle che, da tempo, chiediamo all’amministrazione. E quelle che, da tempo, l’amministrazione non fornisce”.

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