Franceschini (Pd): “Montecarlo, politica ridotta a mero personalismo”

8 aprile 2018 | 07:55
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Franceschini (Pd): “Montecarlo, politica ridotta a mero personalismo”

La politica a Montecarlo si è ridotta ad “un mero personalismo”. E’ l’analisi che fa Francesco Franceschini, segretario del Pd di Montecarlo, che torna ad intervenire sull’indagine relativa all’urbanistica e a quella relativa ad un’intrusione in Comune avvenuta nel giugno 2017. “Ci siamo presi qualche giorno di riflessione prima di commentare i gravi fatti avvenuti nel nostro Comune. Ci preme ribadire la volontà di non entrare in merito alle indagini, che non ci competono. Ma è l’aspetto politico che ci preme evidenziare – afferma -: l’esame di questi anni di una giunta di centrodestra che ha fatto dello spot la sua ragione d’essere, tralasciando i fatti che oggi irrompono nella sfera amministrativa. Abbiamo assistito ad un impoverimento della vita democratica, ridotta ad un mero personalismo. La politica del bene comune scesa, purtroppo, alla condizione di azienda personale. Emblematica la vicenda della dipendente comunale: che sia confermata o meno dalle indagini in corso, il disagio profondo non è stato percepito dal primo cittadino, troppo intento, forse, alla politica nazionale. Il suo urlo ai migranti per coprire, chissà, le crisi in casa propria. Certo poco attento alle dinamiche amministrive e, come ignavo, ancora più colpevole. Possiamo vederla in un solo modo l’arroganza di chi tutto può, di chi eletto dal popolo, come da lui stesso più volte dichiarato, pensa di non aver altro giudice che non se stesso. Nel momento che lo scherno dell’avversario sostituisce il dialogo, muore il gioco democratico, equilibrio per una sana politica”.

“Nella vicenda dell’intrusione in Comune nel giugno 2017 – aggiunge -, le bugie si mascherano con mezze verità, si mente al Consiglio sulle indagini avviate da tempo, si mente ai cittadini sui giornali, beffeggiando l’avversario politico, reo di voler chiarezza. Nonostante le nostre ripetute dichiarazioni, anche a mezzo stampa, della deriva dell’ amministrazione comunale il primo cittadino non si ė mai voluto confrontare seriamente con noi. Quando si arriverà ad un giudizio di merito troveremo un’unica vittima: il cittadino. Un cittadino sempre più inerme, sempre più lontano dalla politica”.